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Nasce Nidil Cgil VdA, il sindacato dei ‘lavoratori atipici’. Fabrizio Graziola eletto segretario generale

di Redazione

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Si è costituita anche in Valle d’Aosta una nuova categoria della Cgil Valle d’Aosta: NIDIL (Nuove identità di lavoro), la struttura sindacale fondata nel 1998 per rappresentare e tutelare i cosiddetti ‘lavoratori atipici’. 

Al primo congresso regionale hanno partecipato Vilma Gaillard, segretaria generale regionale CGIL, Andrea Borghesi, segretario nazionale NIDIL e Danilo Bonucci, segretario NIDIL Torino.

Durante il congresso, tenutosi nella giornata di ieri, è stato eletto il primo segretario generale NIDIL Valle d’Aosta, Fabrizio Graziola, che ha spiegato: “il Nidil, come categoria, è completamente differente dalle altre. I lavoratori da seguire appartengono a tutti i settori sia pubblici sia privati. Molteplici sono le tipologie di contratto: Co.co.co, interinali, lavoratori a chiamata, tirocinanti, partite Iva, senza dimenticare coloro che hanno perso il lavoro o gli inoccupati”. 

Il neo segretario generale ha colto anche l’occasione per fare il punto sulla situazione del lavoro interinale e precario a livello nazionale e regionale. Nello specifico, sulla situazione della Valle d’Aosta, emerge che “fra tutte le tipologie di lavoro la più utilizzata è quella in somministrazione o interinale. Ne contiamo quasi un migliaio”. Basti pensare che – ha proseguito Graziola – “a marzo 2022 l’appalto Usl per i lavoratori interinali è passato da Synergie e Umana a GiGroup e ha riguardato 260 dipendenti. Ad oggi i somministrati in Usl Valle d’Aosta sono 291”. 

A livello nazionale “parliamo di centinaia di migliaia di persone in Italia – ha asserito il segretario generale nazionale, Andrea Borghesi -. Continuano a esistere forme di collaborazione, che avrebbero dovuto sparire con il Jobs act, ma che invece sono vive e vegete”. 

Per Vilma Gaillard, segretaria della sezione locale Cgil, la costituzione della categoria Nidil, “fortemente voluta dalla segreteria regionale Cgil”, rappresenta “un momento storico” che nasce dalla “necessità di dare sostegno a questa parte del mondo del lavoro estremamente precario”.