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Lupo, lepre e pernice: per VdA Aperta “l’Union già governa con Lega e Forza Italia”

di Redazione

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Le mozioni sul lupo e la pernice e lepre dimostrano il distacco siderale tra il Consiglio regionale e la società valdostana”.

A scriverlo, in una nota, è la coalizione Valle d’Aosta Aperta che descrive come “un pessimo segnale” l’approvazione da parte dell’attuale maggioranza, con l’astensione delle Consigliere Erika Guichardaz e Chiara Minelli, delle due mozioni leghiste.

Con la prima mozione, viene detto di dare corso alla legge votata nel 2021, insomma un atto inutile, perché prevede un obbligo che già c’è a carico del Presidente, previsto e regolamentato dalle leggi regionale, nazionale ed europea”. Per VdA Aperta si tratta di “propaganda, fuori tempo massimo, dato che le elezioni ci sono già state. Agli allevatori risulterebbe sicuramente più utile chiedere la non applicazione del ‘de minimis’ ai risarcimenti per i capi predati, così come avviene in Toscana”. 

La seconda mozione “è ancora più assurda: si chiede, infatti, di cancellare la delibera che ha sospeso la caccia alla lepre variabile e alla pernice bianca, in attuazione della mozione approvata dal Consiglio regionale n. 1086 del 7/11/2019, che impegnava la Giunta regionale ‘ad adottare immediatamente tale misura, fino all’effettuazione di un adeguato studio scientifico finalizzato alla definizione dell’attuale stato quantitativo e qualificativo delle specie e comunque per un periodo di almeno 5 stagioni venatorie’”.

A tal proposito, spiega la nota, “la Giunta non ha presentato nessuno studio, non sono nemmeno passati i 5 anni e si vorrebbe ricominciare a sparare a 2 specie, tra le più colpite dalla crisi climatica. I casi sono due: o l’Assessore ha fatto della becera propaganda o la Giunta si appresta ad adottare un atto illegittimo”.

L’approvazione delle due mozioni, “sul piano politico, conferma il ‘teatrino’ delle elezioni politiche, con la falsa contrapposizione tra autonomisti e destra. L’Union già governa con Lega e Forza Italia e il PD si adegua votando o comportandosi come l’indifferente Padovani, che vota la prima e si assenta sulla seconda. Insomma si tratta solo di formalizzare la spartizione delle poltrone”. Chiosa VdA aperta: “in piena crisi economico-sociale, con una guerra nel cuore dell’Europa, la preoccupazione della maggioranza è il sacro diritto tradizionale di tornare a sparare”.

Valle d’Aosta Aperta informa che “continuerà a vigilare, oltre che a promuovere provvedimenti realmente utili per il mondo agricolo valdostano”.