Slittano i tempi della riforma elettorale che – almeno sulla carta – sarebbe dovuta approdare in Consiglio Valle entro fine anno. Inoltre, si fa sempre più remota l’ipotesi di una elezione diretta del Presidente di Giunta mal digerita dai partiti in maggioranza, in particolare dall’Union Valdôtaine.
Fratelli d’Italia però non ci sta e prova il pressing, questa volta muovendo autorevoli leve nazionali. E’ infatti l’On. Alessandro Urzì, Capogruppo Fd’I in Commissione Affari Costituzionali della Camera e membro della Commissione bicamerale Affari regionali, a farsi carico del tema della governabilità e della riforma elettorale anche in Valle d’Aosta.
“Sul tema della governabilità ormai Fd’I è impegnata in senso pieno a ogni livello. La riforma che il Governo Meloni ha annunciato oggi, disegna l’idea di un Paese moderno in cui il popolo possa scegliere da chi essere governato. A cascata, anche nelle Regioni, è avvertita come necessità l’impressione di una svolta nei sistemi elettorali (…) che garantisca Governi regionali solidi ma soprattutto voluti e votati dai cittadini”, introduce l’On. Urzì.
Il riferimento del Deputato alla nostra regione fin’ora implicito, si fa poi esplicito: “in questo senso il dibattito in corso in Valle d’Aosta rappresenta una opportunità di stabilità per i Governi regionali che viene osservata con estremo interesse anche al di fuori del confine della Valle. Le dinamiche delle regioni a statuto speciale, in cui da sempre peraltro svolgo il mio ruolo politico – aggiunge l’Onorevole – possono essere straordinarie opportunità se investite in modo fruttuoso: così potrà fare la Valle D’Aosta se imboccherà la strada di una riforma elettorale capace di garantire ai cittadini il diritto di scegliere il proprio Presidente di Regione e la coalizione che la deve reggere”.
Per Urzì non ci sono incompatibilità per una svolta presidenzialista e le prerogative statutarie regionali: “nessuna difficoltà ad adeguare il percorso ai principi sacrosanti dello statuto di autonomia. La sinistra non dia su questo lezioni a nessuno: la proposta di riforma degli Statuti diAautonomia, che recentemente anche la Valle d’Aosta ha proposto, non è passata attraverso alcuna concertazione locale. Oggi si intende seguire con la proposta del Centrodestra – convintamente sostenuta da Fd’I attraverso la classe dirigente locale guidata da Alberto Zucchi – un percorso opposto, che è quello di un voto da parte del Consiglio regionale su una proposta di riforma dell’elezione dell’Assemblea, del Governo e del Presidente in cui la Valle d’Aosta possa decidere di allinearsi ai sistemi elettorali moderni che permettono stabilità e governabilità, con le sue specificità”.
Pertanto, sarebbero – secondo l’Onorevolo meloniano – “incomprensibili, se non per la volontà di mantenere lo status quo e le posizioni di vantaggio, le diffidenze e le speculazioni della sinistra”.
“La grande sfida di oggi, lo dico come osservatore attento delle dinamiche regionali – conclude Urzì – è quella di garantire anche in Valle D’Aosta governi scelti dai cittadini, Presidenti che godono della fiducia degli elettori come è avvenuto per Giorgia Meloni a livello nazionale. Una sfida che anche la Valle d’Aosta non può rifiutare”.