E’ stato approvato dal Consiglio Valle il disegno di legge che istituisce la figura professionale dell’accompagnatore di media montagna.
Il testo, depositato dalla Giunta il 31 gennaio ed esaminato dalla quarta Commissione, dispone nei suoi 23 articoli l’introduzione, nell’ordinamento regionale, della figura professionale dell’accompagnatore di media montagna, la cui gestione è in capo all’Unione valdostana guide di alta montagna attraverso un elenco speciale (accanto all’albo professionale delle guide alpine).
L’abilitazione all’esercizio si consegue mediante il superamento di test tecnico-attitudinali, la frequenza di corsi teorico-pratici e il superamento dei relativi esami organizzati dall’Uvgam.
Sul testo sono stati approvati un emendamento dell’Assessore al turismo e uno del gruppo Lega VdA, mentre ne sono stati respinti sette del gruppo PCP.
Il Consigliere Augusto Rollandin (PlA) ha relazionato all’Aula sul provvedimento: “questo disegno di legge arricchisce l’offerta turistica valdostana di una nuova figura professionale, l’accompagnatore di media montagna, definendo i contenuti della sua attività e facendone un professionista polivalente in grado di operare su buona parte del territorio valdostano, potendo operare senza alcun limite altitudinale fatta eccezione per l’ambito di attività riservato alle guide alpine”.
“Questa figura – ha aggiunto – rappresenterà un’importante opportunità lavorativa per alcune professioni fortemente stagionalizzate (come i maestri di sci) e consentirà ad altri professioni del turismo di ampliare il proprio ambito di attività (come le guide ciclo-turistiche). Il disegno di legge salvaguarda anche l’attività delle guide escursionistiche naturalistiche, istituite in ambito regionale con la legge n. 1/2003, che hanno sinora rappresentato un tassello importante dell’offerta turistica valdostana. Le guide escursionistiche attualmente iscritte nel relativo elenco professionale regionale potranno decidere se transitare nei ruoli degli accompagnatori di media montagna oppure continuare ad esercitare la professione ai sensi della l.r. 1/2003”.