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La valdostana Lolita Bizzarri eletta vicepresidente nazionale dell’Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche

di Redazione

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In seguito alle dimissioni del Presidente uscente Davide Galli, presentate per consentire i cambiamenti necessari alla realtà dell’Associazione, la giunta, organo di presidenza di AIGAE, si rinnova.

È Guglielmo Ruggiero, molisano di 54 anni, confermato all’unanimità dal Consiglio direttivo in data 8 Novembre a Roma, il nuovo Presidente Nazionale di AIGAE, la prima associazione nazionale delle Guide Ambientali Escursionistiche, riconosciuta dal Ministero dello Sviluppo Economico e la più grande in Europa, che rappresenta oltre 3200 soci in tutta la penisola.

Non sempre un cambiamento produce un miglioramento, ma sono assolutamente convinto che se si vuole produrre un miglioramento occorre cambiare. Sono felice di accettare questa sfida per la crescita dell’associazione”, ha dichiarato Ruggiero.

Cambiamento che si dimostra subito fattivamente anche all’interno dei membri di giunta: tre il numero delle donne in rappresentanza all’associazione, e non per quote rosa imposte, esclusivamente per meriti e per la professionalità dimostrata nel tempo, in veste di coordinatrici regionali. 

La nuova giunta AIGAE è così composta: Lolita Bizzarri, coordinatrice uscente Valle d’Aosta, è stata nominata vicepresidente nazionale. Accanto a lei sono stati eletti i vicepresidenti aggiunti Gloria Boschi (coordinatrice Trentino-Alto Adige), Giovanna Petrone (coordinatrice Basilicata) e Salvatore Costantini (coordinatore Abruzzo). 

La giunta rappresenta l’anello di congiunzione tra il consiglio direttivo, con un consigliere per regione, e i soci tutti, dando voce ad ogni singola realtà regionale nel campo dell’accompagnamento turistico professionale in natura.

L’associazione, quest’anno al suo trentesimo anno di vita e attività, con la giunta carica di nuova linfa, prosegue nel proprio lavoro di tutela e valorizzazione del patrimonio escursionistico italiano, di rilancio aree interne, contro l’abbandono dei piccoli borghi rurali a rischio spopolamento, grazie all’operato delle oltre 3200 guide ambientali, interpreti del territorio, in grado di portare il turismo lento, rispettoso dell’ambiente e di chi lo abita, in territori poco battuti dalle masse.