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La struttura di Nefrologia e Dialisi dell’Usl aderisce alla giornata mondiale del rene

di Redazione

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La struttura complessa di Nefrologia e Dialisi dell’Usl della Valle d’Aosta aderisce alla Giornata Mondiale del Rene – 11 marzo 2021.

L’obiettivo della Giornata è quello di richiamare l’attenzione sulla malattia renale cronica, nonostante le restrizioni legate al quadro sanitario contingente, che non permettono l’effettuazione delle iniziative destinate alla popolazione “in presenza”, che avevano caratterizzato le edizioni precedenti.

“Sappiamo che il 6-8% della popolazione italiana presenta un certo grado di insufficienza renale che si traduce, in termini numerici, in alcuni milioni di persone colpite – spiega dottor Massimo Manes, direttore della Sc Nefrologia e Dialisi. Si tratta di percentuali destinate a peggiorare negli anni per l’invecchiamento progressivo della popolazione e per la prevalenza di patologie come l’ipertensione e il diabete, che rappresentano importanti fattori di rischio per lo sviluppo della malattia renale se non curate adeguatamente”.

Le malattie renali sono tipicamente silenziose e non danno segni clinici evidenti se non nelle fasi, rimane fondamentale sensibilizzare la popolazione, soprattutto le categorie  più a rischio (gli anziani, i cardiopatici, gli ipertesi, i diabetici, gli obesi ecc.), all’importanza della prevenzione, che si realizza attraverso stili di vita salutari e protettivi sulla salute dei reni, come l’adozione di una dieta equilibrata che preveda la riduzione dell’assunzione di zuccheri raffinati, del sale e delle proteine animali, evitando il fumo, l’alcol e incrementando l’attività fisica.

Un altro aspetto fondamentale è il riconoscimento precoce della malattia renale che si può realizzare attraverso l’esecuzione di pochi semplici esami come l’esame delle urine, la microalbuminuria e la creatinina.

Questi esami devono essere effettuati a cadenza regolare nelle categorie a rischio ma anche nei soggetti sani per intercettare fasi iniziali di insufficienza renale che possono essere adeguatamente trattate con l’impiego di nuove ed efficaci terapie che sono oggi a disposizione del nefrologo e di altri specialisti.

“Proprio come ricorda lo slogan di quest’anno – continua il dottor Manesè possibile “Vivere bene con una malattia renale”, a condizione che si mettano in atto tutte le strategie di contenimento della malattia, che il paziente sia consapevolmente informato e parte attiva nei processi di cura e che si realizzi un patto assistenziale fiduciario con il proprio medico e con lo specialista”.

La struttura di Nefrologia e Dialisi e l’ANED (Associazione Nazionale Emodializzati, Dialisi e Trapianto) regionale sono sempre a disposizione degli utenti che desiderino un supporto informativo.