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La minoranza regionale chiede l’estensione dell’indennità di attravità a tutto il personale sanitario

di Redazione

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Claudio Restano, ora all’opposizione come consigliere del gruppo misto, ha presentato ieri – 15 marzo – insieme agli altri gruppi di minoranza, una proposta di legge regionale per estendere l’indennità di attrattività per il personale sanitario. Una legge a tal riguardo c’è già ed stata approvata a ottobre 2022 dal Consiglio regionale, ma allora era limitata a medici e infermieri.

La proposta firmata da Restano e dai 13 consiglieri fra Lega e Forza Italia, estenderebbe l’indennità anche alla dirigenza sanitaria non medica e al personale delle professioni sanitarie. Secondo Restano, biologi, veterinari, fisici, chimici, ostetriche, tecnici di prevenzione, tecnici di laboratorio, tecnici di radiologia e fisioterapisti hanno contribuito al mantenimento dei Livelli essenziali di assistenza durante il periodo Covid e anche durante le vaccinazioni.

Il bonus temporaneo sarebbe di 750 euro lordi per la dirigenza sanitaria non medica e di 300 euro lordi per il personale delle professioni sanitarie. La proposta di legge individua in 2,162 milioni la spesa complessiva dell’intervento, coinvolgendo 351 persone. Restano sostiene che la sanità valdostana sta collassando, con il personale sanitario sta scappando all’estero, come dimostrano i dati nazionali. Problemi comuni all’intero comparto nazionale, ma acuiti in una piccola regione alpina come la nostra non particolarmente attrattiva.

Paolo Sammaritani, consigliere della Lega, ha evidenziato come si stato scelto da parte della minoranza di riproporre lo schema della precedente legge, sottolineando la necessità di lavorare sull’ambiente di lavoro e sulla possibilità di crescita professionale per il personale sanitario. Sempre Sammaritani ha evidenziato i limiti di bilancio e legislativi per rendere la misura strutturale.

Spazio poi a Mauro Baccega (FI) che ha illustrato i dati sulla platea beneficiaria, definendo la misura una questione di giustizia per l’operato di tutto il settore in tempo di crisi sanitaria. A chiudere le valutazioni, anche un focus sul fenomeno dei gettonisti, ovvero medici e personale sanitario che lavorano attraverso l’intermediazione delle cooperative. Una misura tampone che però spesso rappresenta la norma.

Un fenomeno molto diffuso in tutta Italia quello dei gettonisti, che in altre regioni ha sollevato varie polemiche e inchieste giornalistiche, ma sulla cui dimensione in Valle d’Aosta non vi sono ancora dati certi. A confermalo Andrea Manfrin (Lega), che evidenzia di aver chiesto i dati all’amministrazione regionale e di essere in attesa di risposta.