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La Cittadella dei giovani lancia un bando, ma dà la precedenza alle orchestre di ballo liscio

di Redazione

di Redazione

Si chiama “Ti regalo una musica“, ed è il bando di Natale della Cittadella dei Giovani per i musicisti valdostani.  Le premesse del bando sono “In questo periodo complesso, in cui la socialità è impossibilitata per contrastare la pandemia di covid-19, attendiamo di poterci incontrare ed abbracciare di nuovo, anche e soprattutto in quei contesti dove il motore dell’incontro è l’arte.Il teatro, la danza, l’arte performativa, il cinema… la MUSICA. In quest’attesa tentiamo di sperimentare nuovi modi per far circolare l’arte. Per questo motivo, nell’impossibilità di poter immaginare una festa di Capodanno come l’anno scorso, in cui musica, deejay set e installazioni siano da cornice all’incontro festivo, in accordo con il Comune di Aosta abbiamo deciso di ricondurre tali risorse per realizzare delle registrazioni musicali da trasmettere tramite “Voci di Cittadella” e, soprattutto, da diffondere nello spazio urbano della città di Aosta durante le prossime feste natalizie.Ad ogni formazione musicale sarà richiesto di esibirsi in circa 30 minuti di musica, che verranno registrati audiovisivamente“.

Fino qui tutto bene, se non fosse che poi la seconda parte del bando spiega “Il bando è indirizzato prioritariamente a formazioni o singoli professionisti, non esercitanti altre professioni, o che abbiano altre attività parallele minoritarie. I singoli o le formazioni musicali dovranno essere in grado di espletare tutti gli adempimenti legali per la messa in regola della giornata lavorativa, e dovranno essere in condizione di emettere una regolare fattura. La selezione è riservata a singoli artisti o formazioni musicali professionali. Sono esclusi i gruppi amatoriali e le scuole. È data la precedenza a singoli artisti o formazioni musicali professionali che non esercitano altre professioni oltre a quella di interprete musicale, provvisti di partita Iva. Verrà inoltre data priorità a musicisti di età inferiore ai 29 anni“.

In pratica la Cittadella dei Giovani vuole selezionare artisti valdostani per registrare un loro live da diffondere poi per le vie del centro di Aosta durante il periodo natalizio, rivolgendosi ai musicisti in possesso di una partita Iva, ovvero le orchestre da ballo liscio, e probabilmente Carlo Benvenuto e l’Orage (Oltretutto tutti molto sopra i 29 anni)

Non è da mettere in discussione le buone intenzioni dell’iniziativa. Ma il problema degli artisti che “campano” di musica, e che con il lockdown si sono ritrovati dall’oggi al domani senza uno stipendio, non è un cosa che riguarda la Valle d’Aosta, che invece pullula di giovani promesse amatoriali, che con la loro musica puntano ad uscirci dalla Valle, e a cui bisognerebbe dare spazio. 

Simone Nigrisoli