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Intitolato al magistrato Giovanni Selis il Tribunale di Aosta

di Redazione

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Si è svolta ieri, martedì 13 dicembre, la cerimonia di intitolazione del Palazzo di Giustizia di Aosta al Pretore Giovanni Selis, che esattamente quarant’anni fa, fu vittima di un attentato proprio ad Aosta, in via Monte Vodice, al quale scampò miracolosamente. 

Oltre al Presidente della Regione, Erik Lavevaz, il Sindaco di Aosta, Gianni Nuti, all’evento hanno preso parte il magistrato già Procuratore generale di Torino Gian Carlo Caselli, coetaneo di Selis, il presidente della Corte d’appello di Torino Edoardo Barelli Innocenti, Donatella Corti, coordinatrice dell’associazione Libera Valle d’Aosta e diversi studenti sostenitori di Libera. 

Era il 13 dicembre del 1982 – ha ricordato il presidente del tribunale di Aosta, Eugenio Gramolaquando Selis entro nella sua Fiat 500 parcheggiata in via Monte Vodice ad Aosta e la vettura esplose. Lui ne uscì praticamente illeso ma comprensibilmente segnato“. 

Selis, tra gli anni ‘70 e ‘80, condusse alcune inchieste in Valle tra cui una sulla criminalità organizzata che aveva preso di mira il Casinò di Saint-Vincent. Inchieste a cui l’attentato era legato e i cui responsabili non vennero mai identificati. 

In seguito all’attentato Selis riportò solo lievi ferite a un occhio e l’auto andò distrutta. Morì suicida, a 50 anni, il 9 maggio del 1987 ad Aosta, dove era tornato da pochi mesi dopo un breve trasferimento a Roma.

Si tratta di un figura che ha rappresentato la legalità al massimo livello qui ad Aosta e credo che intitolargli il Palazzo di giustizia sia assolutamente giusto e doveroso – ha sottolineato Gramola – e c’è anche un altro buon motivo: Selis era di origine sarda ma in realtà si era ambientato benissimo in Valle d’Aosta. Amava la montagna, era un eccellente scialpinista, ed è diventato un valdostano di adozione, un valdostano vero che non è nato in Valle d’Aosta ma ha scelto di viverci“.