Il Tribunale Amministrativo Regionale della Valle d’Aosta ha stabilito che il Ministero dell’Interno dovrà corrispondere un risarcimento di 6000 euro all’avvocato Andrea Gino Giunti. La sentenza riguarda il danno subito dal legale aostano in seguito all’interdittiva antimafia emessa due anni fa dalla Questura di Aosta.
Il TAR, infatti, aveva successivamente annullato il provvedimento già nell’ottobre del 2022, poiché nella normativa non è presente un “riferimento all’adozione di informazioni interdittive nei confronti di persone fisiche non imprenditori”. In sostanza, l’avvocato Andrea Gino Giunti non poteva subire un’interdittiva antimafia – secondo il TAR – in quanto non imprenditore. Sentenza che non è stata successivamente impugnata e pertanto è divenuta definitiva.
Da qui il nuovo ricorso presso al TAR da parte dell’avvocato – ora accolto – per chiedere un risarcimento per i mancanti incassi derivanti da eventuali lavori con gli enti pubblici, preclusi dall’interdittiva. La cifra di 6000 euro è stata stabilita dal tribunale tenuto delle commesse pubbliche ricevute in precedenza e il principio di rotazione delle commesse a cui i professionisti sono soggetti.