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Inaugurata al Castello Gamba la mostra ‘Entre Chien et loup’ di Sophie-Anne Herin

di Martina Branco

di Martina Branco

Un percorso espositivo che inizia dalla terra narrando paesaggi, animali e persone, per poi oltrepassare il confine delle montagne fino a raggiungere il cielo, ed ancora oltre fino al sogno: è il viaggio intimo e personale proposto ai visitatori dall’artista valdostana Sophie-Anne Herin attraverso le sue opere, raccolte nella mostra inaugurata ieri, 27 marzo, al Castello Gamba – Museo di Arte moderna e contemporanea della Valle d’Aosta di Châtillon. 

All’evento inaugurale hanno partecipato oltre all’artista, la curatrice della mostra Olga Gambari, il Coordinatore scientifico del Castello Gamba Viviana Maria Vallet, la neo soprintendente ai Beni culturali Laura Montani e l’Assessore regionale ai Beni e alle attività culturali Jean-Pierre Guichardaz

Il titolo dell’esposizione – Entre chien et loup – racchiude il significato che permea l’intero progetto artistico: si tratta di un’antica espressione, traducibile in italiano con ‘al calare della notte’, che rappresenta quel particolare momento della giornata caratterizzato dal passaggio della luce del dì al buio della notte. Sophie-Anne Herin vuole narrare, mediante le sue fotografie, il tempo della penombra, ovvero quella fase in cui non è possibile distinguere un cane da un lupo, come scriveva nel XVI secolo il poeta francese Jean-Antoine Baïf. 

L’artista, in particolare, racconta il momento crepuscolare dell’envers, il versante valdostano posto alla sinistra orografica del fiume Dora e caratterizzato dalla scarsità di ore di luce nei mesi invernali: “sono nata in un paese che in inverno non gode di molte ore di luce e l’idea della penombra è qualcosa di familiare – spiega Herin -, una mappa di declinazione di luminosità che orienta il mio sguardo”. 

La mostra – curata da Olga Gambari, giornalista, critica e curatrice indipendente che da anni si occupa di progetti artistici multidisciplinari – è dislocata all’interno dei tre piani dedicati alle esposizioni temporanee del Castello Gamba. Tale scelta espositiva nasce da un attento lavoro di declinazione della luminosità – a partire dalle immagini crepuscolari site al primo piano -, verso l’assenza totale di essa, rappresentata dai cieli stellati e dalle raffigurazioni notturne, simbolo dei desideri. L’ultimo piano, invece, ha a che fare con la fase onirica, con protagonista la divinità greca Baubo, una figura fantasmatica raffigurata con una bocca al posto della vagina. 

Abbiamo chiesto a Sophie-Anne Herin quale, tra quegli esposti, fosse lo scatto fotografico a cui si sente più affezionata: “per me è difficile sceglierne uno – ha confidato Sophie-Anne alla nostra redazione -. Credo possa essere quello scelto dalla curatrice, che raffigura un ragazzo che chiude gli occhi e sembra entrare con molta fiducia nella notte, simboleggiata dalla presenza del rapace”. 

Non solo ricerca e attenzione nelle varie tecniche fotografiche utilizzate dall’artista, che propone anche un vero e proprio viaggio esistenziale all’interno dell’individuo e della propria anima. Il visitatore è infatti invitato a compiere un percorso dentro di sé, facilitato dal continuo gioco fra i vari contrasti di luce, chiarori e ombre, figure e apparizioni, realtà e immaginazione, razionalità e inconscio. “La condizione della vita è sempre ‘entre chien et loup’ – scrive Gambari nel testo critico dedicato alla mostra -. […] L’umanità prova timore o attrazione verso l’ombra, il crepuscolo che arriva, luoghi incerti, zone temporali e spaziali sospese. E’ il momento in cui la realtà prende pausa e respiro dalla sua determinatezza e si sfalda, liquefa i confini per smaterializzarsi. Sogno o realtà? Il mondo si moltiplica e diventa uno spazio infinito, come un cielo”. 

La mostra sarà visitabile fino al 16 giugno 2024, tutti i giorni eccetto tutti i lunedì e i festivi, nei seguenti orari: marzo 10:00-17:00, aprile e giugno 9:00-19:00. Il costo è compreso nel biglietto di ingresso al museo (6 euro intero, 4 euro ridotto). Sono inoltre in programma delle visite guidate alla mostra con l’artista il 13 aprile e il 25 maggio e con la curatrice il 26 aprile.

Martina Branco