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Il trapper Tk racconta la sua vita al Quartiere Cogne con il primo singolo “niente credito”

di Redazione

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E’ la sua prima canzone, ma dopo nemmeno una settimana è già arrivata a 10 mila visualizzazioni. “Niente credito“, del trapper aostano Tarik Tiouli, alias Tk, prodotta da Psy Kush,  è un vero e proprio pugno nello stomaco. 

Il video, girato interamente al Quartiere Cogne, raffigura Tarik insieme ai suoi amici, mentre compiono operazioni “poco legali”, e maneggiano una pistola. “Resto coi miei miei, quando ti vedo ti evito, passa il blocco frate niente credito. Ancora in zona, stessa gente, stesso posto, stessa merce, resto in zona con i veri veri, non mi mischio con le merde. Il mio frate è preso male, fuma per non farsi pare, domani udienza in tribunale, un ultimo abbraccio a sua madre” recita la canzone. 

Nel video viene anche bruciato un documento del tribunale di Aosta, che probabilmente rappresenta una denuncia. 

Niente credito” è un’espressione usata da molti spacciatori, nel senso che quando si vendono delle sostanze bisogna pagare subito senza lasciare roba “a credito”. “Passa il blocco”, è un modo per dire che stanno passando i ragazzi che vivono nei quartieri popolari, ossia nello stesso “blocco” di palazzine. 

Con la mia musica voglio raccontare quello che la gente fa finta di non vedere o non vuole sentire, ovvero semplicemente la verità” spiega il giovane trapper. “Le mie canzoni esprimono ciò che vedono i miei occhi. Non credo ci sia bisogno di spiegare il significato della mia canzone, é tutto completamente esplicito senza censure. Sta all’ascoltatore interpretare certi messaggi“.

Tarik ci racconta anche quali sono i suoi obiettivi nella vita. “Voglio fare soldi e cercare di cambiare vita. Un amico é uscito da 4 anni di galera, altri due sono appena entrati, e altri non sono più tra noi. Non voglio fare la stessa fine.

Sicuramente so che molta gente mi criticherà e molti li capisco – continua il trapper – sicuramente le forze dell’ordine e i vari istituti mi guarderanno con un occhio di riguardo ogni volta che mi vedranno e lèggeranno il mio nome da qualche parte. So che mettendomi così tanto in discussione rischio di farmi terra bruciata in un posto dove tutti conoscono tutti e la gente non fa altro che spiare e criticare il prossimo, ma preferisco rischiare tutta la mia vita anche a costo di prendere denunce, non trovare lavoro, qualsiasi cosa per poterla cambiare in meglio. I miei figli non devono vedere ciò che ho visto. Quindi o il mondo o niente come citano PNL” conclude Tarik

Per guardare il video questo è l’indirizzo —-> https://www.youtube.com/watch?v=hzXMWIatsxA

Simone Nigrisoli