È stata nuovamente portata all’attenzione del Consiglio Valle la questione del Traforo del Gran San Bernardo con un’interpellanza proposta dal gruppo Progetto Civico Progressista, avvenuta nella seduta consiliare di ieri, 21 dicembre.
“Si apprende da fonti stampa, che nel mese di maggio la Societé du tunnel du Grand-Saint-Bernard (Tgsb) ha inviato al Presidente Testolin una lettera evidenziando le criticità che sta attraversando la Sitrasb per i lavori intrapresi nel traforo – ha evidenziato la Capogruppo del PCP, Erika Guichardaz -. Chiediamo di conoscere i contenuti della lettera inviata dal Presidente della Tgsb e se vi siano stati incontri a seguito di questa nota, quando e con chi. Vorremmo anche capire se la società Sistrasb abbia fornito novità rispetto a questo dossier – e in particolare al pagamento delle fatture sollecitate da Tsgb – e quali siano le intenzioni dell’Amministrazione per evitare la chiusura del Traforo del Gran San Bernardo e cercare di reinstaurare un clima collaborativo tra le due società concessionarie”.
La replica del Presidente Testolin
A rispondere al PCP il Presidente della Regione, Renzo Testolin, in persona: “seguiamo costantemente la situazione, in stretto rapporto con la società Sitrasb (nelle cui competenze e responsabilità rientrano gli aspetti societari ed operativi della questione) e con i Ministeri delle infrastrutture e dei trasporti e degli esteri per quanto riguarda gli aspetti concernenti la concessione e i rapporti tra Italia e Svizzera. Per realizzare gli interventi necessari per la sicurezza, la società concessionaria sta lavorando di concerto con il Ministero per il riconoscimento degli interventi attraverso la proroga della concessione, già sottoposta alla Commissione europea per l’acquisizione della pronuncia di compatibilità con le norme del Trattato. Al momento si è in attesa di acquisire il riscontro alla notifica formalizzata lo scorso mese di ottobre“.
“I lavori, in alternativa alla rideterminazione del termine concessorio, potrebbero essere valutati al fine di un riconoscimento di un valore di subentro: l’attuale quadro regolatorio nazionale e comunitario, nel superare i preesistenti schemi di convenzione relativi alle concessioni autostradali, contempla infatti espressamente il recupero degli oneri d’investimento sostenuti e non ammortizzati al termine della concessione – ha proseguito il Presidente -. Un’altra possibilità è l’attivazione di un eventuale specifico finanziamento. Queste diverse opzioni fanno parte di un costante confronto tra il concessionario e gli organi statali al fine di approntare le iniziative più opportune da attuarsi a favore della migliore gestione dell’infrastruttura. L’ultimo incontro, finalizzato ad una valutazione congiunta sullo stato delle attività intraprese, si è tenuto lo scorso giovedì 14 dicembre, convocato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Oltre a Sitrasb, ha assistito in videoconferenza all’incontro, coordinato dal Viceministro Rixi, anche l’Amministrazione regionale. Analogo incontro si era tenuto il 14 novembre scorso. Il Presidente di Sitrasb ha dato conto di questi incontri e dell’avvio di una procedura che permetterà di trovare una soluzione e le necessarie coperture finanziarie per l’inizio dei lavori di rifacimento della soletta del traforo. Ci sono tutte le opportunità per trovare una soluzione congiunta”.
Non soddisfatta dalla risposta PCP, che ha annunciato attraverso Erika Guichardaz, la volontà di continuare a monitorare la vicenda.