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Il CJV risponde a Manfrin: “Nessuna politicizzazione, noi promuoviamo cittadinanza attiva fra i giovani”

di Redazione

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Dopo che il consigliere del Carroccio, Andrea Manfrin, ha messo in discussione i contenuti della prossima simulazione del ‘Conseil des Jeunes Valdôtains‘, l’associazione promotrice ha dirato un comunicato – in francese – di risposta dalla propria pagina social. 

Nella nota si legge che “alla luce delle osservazioni emerse durante il Consiglio Regionale di mercoledì 21 luglio“, è premura del Consiglio di Amministrazione dell’associazione “ricordare” la propria “indipendenza da tutti i movimenti politici e da tutte le idologie“. E poi spiega che, nel perseguire il proprio obiettivo sociale, ovvero organizzare una simulazione capace di “promuovere la cittadinanza attiva, il dialogo e lo scambio culturale fra i giovani“, i temi discussi durante la simulazione sono scelti dopo un dibattito democratico fra gli iscritti all’associazione. Secondo i promotori, dunque, non vi sarebbe stata alcuna imposizione, ma una libera scelta degli iscritti fra temi vari come “il sistema sanitario, l’autosufficenza alimentare, la valorizzazione dei territori alpini e dei beni comuni“. 

Inoltre su ogni tema, secondo gli organizzatori del CJV, sarebbe garantita dal Regolamento della Simulazionepiena libertà di coscienza ai giovani partecipanti, nonché di poter esprimere liberamente ogni loro posizione. Anche gli esperti che intervengono durante la simulazione sarebbero dei “professionisti che lavorano nel settore” – oggetto della discussione nella simulazione – che “vengono invitati per aiutare i partecipanti a sviluppare le loro idee” al fine di stimolare il dibattito. Nessun invito politicizzato dunque, come avrebbe ventilato da Manfrin in Consiglio Regionale. 

Pertanto l’unico fine dell’associazione sarebbe “avvicinare i giovani cittadini ai meccanismi legislativi che sostengono la nostra vita democratica con l’obiettivo di promuovere una cittadinanza attiva e responsabile”.