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Fenomeno NEET, giovani che non studiano e non lavorano: Forza Italia chiede lumi, risponde Bertschy

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di Redazione

Quanti sono i giovani tra i 15 e 29 anni residenti in Valle d’Aosta? E quanti tra questi non studiano, non lavorano e non fanno formazione? È quanto ha chiesto il gruppo Forza Italia con un’interpellanza posta nella seduta consiliare di ieri, giovedì 11 maggio.

In particolare, il capogruppo Pierluigi Marquis ha ricordato che “il numero di NEET (not in employment, education or training) tra i 15 e i 29 anni risulta essere in Italia molto alto rispetto ad altri paesi. In Valle d’Aosta, l’offerta scolastica e quella lavorativa risentono entrambe della connotazione di regione di montagna, della particolarità del modello insediativo e del ridotto numero di abitanti. Ecco perché riteniamo importante fare il punto della situazione e capire se siano state fatte delle valutazioni esplorative per meglio conoscere lo stato di NEET in Valle in relazione alle tre tipologie di classificazione (non occupati, non inseriti in percorsi di istruzione e di formazione). Sarebbe importante cercare di individuarli per farli uscire da una situazione oggettiva di difficoltà e per creare loro un progetto di vita. Inoltre, vorremmo conoscere le iniziative regionali del 2022 e 2023 per coinvolgere e attivare i giovani valdostani e con quali risultati”.

L’assessore alla formazione e lavoro, Luigi Bertschy, ha parlato dei NEET come “uno degli obiettivi più difficile da raggiungere, ma è uno dei problemi più importanti da risolvere per i prossimi anni. I giovani residenti in Valle d’Aosta nella fascia di età 15-29 anni sono 17.765. Ci sono vari dati ISTAT riguardo ai NEET che noi non riteniamo veritieri per una serie di fattori: quindi, nel 2022, il Dipartimento delle politiche del lavoro, in collaborazione con l’Università della Valle d’Aosta, ha realizzato un’indagine metodologica per giungere ad una quantificazione puntuale del fenomeno e sono in corso le interlocuzioni con i diversi enti e istituzioni titolari delle banche dati. È stata incaricata la società WeGroup, specializzata in data analysis, che ha sviluppato un modello in grado di individuare i singoli ragazzi rientranti nella categoria dei giovani NEET, attraverso i dati provenienti dalle banche dati regionali. Tale modello è in corso di perfezionamento, al fine di ottenere i dati reali sul fenomeno in Valle d’Aosta”.

L’assessore ha poi evidenziato le azioni attuate nel 2022 e 2023: “con la Cittadella dei Giovani è stato promosso il progetto Reconnect, percorsi di orientamento individualizzati, laboratori tematici, visite aziendali; sul programma nazionale GOL (Garanzia occupabilità lavoratori), attualmente in corso, è stata prevista una linea d’intervento rivolta a 60 giovani NEET con bisogni complessi per attività di orientamento specialistico, di accompagnamento al lavoro individuale e aggiornamento; con fondi PNRR, la Regione ha messo a disposizione dei giovani con età superiore ai 18 anni un catalogo di corsi di formazione gratuiti per l’acquisizione di specifiche competenze professionali direttamente spendibili nel mondo del lavoro. Inoltre, segnalo che a partire dal 2022, è possibile per gli allievi della IeFP (il triennio di Istruzione e formazione professionale) attivare un contratto di apprendistato di primo livello e dunque entrare in azienda a partire dal secondo anno di corso, così da avvicinare ancor di più formazione e mercato del lavoro”.

Tra il 2022 e il 2023, ha proseguito l’assessore, “è stato inoltre avviato il programma ‘Garanzia Giovani Fase II’, che ha previsto un percorso integrato di orientamento specialistico, tirocinio extracurriculare e accompagnamento al lavoro, al quale hanno partecipato 17 ragazzi. Infine, all’interno del Dipartimento politiche del lavoro è attivo tutti i giorni il servizio del Centro orientamento che offre supporto e attività accompagnamento per tutti i giovani che devono compiere scelte scolastiche, formative e lavorative o che hanno la necessità di ridefinire il loro percorso professionale. Il lavoro che dobbiamo fare come sistema dei servizi è, in primis, dare una risposta ai giovani che si trovano in questa situazione e, in secondo luogo, pensare anche al futuro in un’ottica di prevenzione andando a migliorare, insieme a tutti gli attori del sistema educativo e lavorativo, il percorso di orientamento scolastico e l’inserimento nel mondo del lavoro per evitare che altri giovani perdano fiducia nel loro futuro”.

Qualcosa si sta muovendo su questa materia e dalle parole dell’Assessore emerge che c’è la consapevolezza delle difficoltà – ha replicato il consigliere Marquis -. Fa piacere che si stia lavorando alla creazione di una banca dati, che permetterà di conoscere il fenomeno: per trovare delle soluzioni, occorre conoscere. Mi auguro che la banca dati non sia solo una fotografia dello stato attuale, ma che sia un progetto che determini un fascicolo delle persone, seguendone l’evoluzione: questo servirà a monitorare il percorso di vita e gioverà a tutte le iniziative dell’Amministrazione. I NEET sono giovani che bisogna intercettare e andare a trovare: è un fenomeno che si conosce ancora poco, tuttavia i dati a livello nazionale preoccupano. I giovani sono il nostro futuro e vanno supportati. Monitoreremo le iniziative che saranno messe in campo”.