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Fenomeno ‘movida’ nel centro di Aosta: dal 1° agosto stop alla musica alle 23:30

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di Redazione

E’ stato presentato ‘Il protocollo d’intesa finalizzato alla promozione di una città viva, animata e responsabile’ elaborato nell’ambito del progetto ‘MoVdA’ al fine di sviluppare forme di svago sane e una vita notturna sana e responsabile. 

Comune di Aosta, Questura di Aosta, Agenzia Regionale per l’Ambiente (ARPA) della Valle d’Aosta, Associazione del Commercio, del Turismo, dei Servizi e delle P.M.I. (ASCOM) Aosta, Federazione Italiana Pubblici Esercizi (FIPE) Valle d’Aosta, Azienda Usl della Valle d’Aosta e Associazione degli Albergatori e Imprese Turistiche della Valle d’Aosta (ADAVA) sono i soggetti che sottoscriveranno il protocollo di intesa.

Il progetto si è sviluppato attraverso alcuni incontri tematici tenutisi nei mesi di giugno, luglio e agosto 2022 durante i quali gli Amministratori comunali hanno dialogato dapprima con i titolari di alcuni locali di Aosta, poi con la popolazione, per analizzare le criticità maggiori, individuando gli ambiti più urgenti su cui intervenire al fine di migliorare la gestione del fenomeno della cosiddetta ‘movida’, contemperando i legittimi interessi degli operatori economici, il desiderio dei giovani per il divertimento e la vita notturna e il diritto dei residenti al riposo nelle zone dove l’attività dei pubblici esercizi è più concentrata (centro storico e viale Conte Crotti) e, infine, con il questore di Aosta, alcuni esercenti, dj e gruppi di cittadini.

Agli incontri pubblici sono seguiti mesi di riunioni con le associazioni di categoria, i rappresentanti della Polizia Locale, della Questura e degli altri enti interessati (come l’ARPA e l’Azienda Usl della Valle d’Aosta), per giungere alla definizione di una bozza di Protocollo d’intesa per l’attivazione di collaborazioni virtuose tra le parti sociali volte a garantire una proficua convivenza tra residenti, operatori commerciali e professionisti del settore audio/musica dal vivo.

Il provvedimento ha introdotto anche la modifica temporanea di alcuni criteri per l’esonero dell’obbligo di autorizzazione per lo svolgimento di particolari attività a supporto dei pubblici esercizi (piccoli trattenimenti) nei dehors, prevedendone per non più di tre giorni al mese per un massimo di 18 attività nell’arco dell’anno, con termine alle ore 23:30 (con preavviso di almeno una settimana e all’interno di una programmazione stabilita in accordo tra i titolari dei locali, in modo da evitare il sovrapporsi di attività straordinarie nella stessa zona/via), e elevato il limite di emissione tollerato da 65 a 75 Db alla facciata delle abitazioni civili più prossimali rispetto alla fonte.

Il Protocollo – dichiara il sindaco Gianni Nuti è frutto di un lavoro particolarmente complesso che ha richiesto numerosi incontri con l’obiettivo di elevare la qualità della vita di tutti ad Aosta, sia di chi desidera godere di momenti di svago, sia di chi lavora nel settore dell’accoglienza turistica, così come della gestione di pubblici esercizi, sia di coloro che la città la abitano, e desiderano poter godere di relax e tranquillità. Riteniamo, infatti, che, se sarà rispettato e fatto rispettare da tutti i soggetti interessati, il documento che andremo a sottoscrivere possa rappresentare la soluzione alla maggior parte dei problemi finora vissuti nelle zone più movimentate della città negli ultimi anni”. 

Il Protocollo – valido per un anno – stabilisce gli impegni a carico di ogni soggetto firmatario e prevede l’istituzione di una cabina di regia costituita da un rappresentante per ciascuno dei firmatari e presieduta dal Sindaco di Aosta che si riunirà con cadenza trimestrale per fornire i dati sul monitoraggio dei vari processi attuati.