Un buon punto di partenza da cui rilanciare le attività del Rassemblement Valdôtain, questa la valutazione prevalente che emerge dalla segreteria del partito. Un onesto 7,14% per queste elezioni europee, per un totale di 2850 voti raccolti nella Petite Patrie.
Non un risultato che permette di dormire sogni tranquilli in casa RV, in vista delle regionali, ma nemmeno una débâcle considerata la gioventù anagrafica del movimento e la grande inerzia e incertezza che aleggiava intorno al mondo autonomista.
“Alla luce dell’andamento generale, come RV siamo contenti di questo punto di partenza. I dati di alcuni Comuni in particolare ci confortano, ma dobbiamo sicuramente lavorare – dice Stefano Aggravi, durante l’arrivo dei primi dati dai seggi. Il primo passo sarà un’analisi accurata dei dati durante il nostro Congresso in arrivo.
Poi, in senso generale, penso che tutta l’area autonomista – e in particolare chi ha appuntamenti importanti a breve – si debba interrogare sul futuro, visto anche il successo evidente di Fratelli d’Italia. C’è stata una possibilità di votare autonomista, ma il voto d’area è andato da altre parti. Noi comunque ci siamo difesi bene, nonostante la mancanza di aiuto”.