L’annuncio della candidatura di Laurent Viérin alle elezioni UE aveva inizialmente destabilizzato l’area autonomista, poi sono seguiti giorni e giorni di silenzio. Un silenzio che aveva gettato intorno alla sua candidatura, supportata apertamente da Pays d’Aoste Souverain, diversi dubbi: possibile che l’azzardo non andasse in porto? Il rischio effettivamente c’è stato, trovare una lista di apparentamento disposta a candidare l’ex enfant prodige della politica regionale non è stato semplice.
Ora però la mossa del cavallo sull’Union Valdôtaine è pronta, sarà Italia Viva di Renzi a fare da sponda a Viérin. “In base alla normativa che dà la possibilità ai gruppi politici appartenenti alla minoranza di lingua francese della Valle d’Aosta di presentare autonomi candidati e autonoma lista, apparentati ad una lista nazionale nella propria circoscrizione di riferimento, raccogliamo con favore la proposta del nascente progetto ‘Stati Uniti d’Europa’ di apparentamento al nostro progetto, lanciato da Enrico Borghi, capogruppo al Senato di IV, e storico e stimato esponente e difensore delle ragioni della montagna”, dice in una nota Laurent Viérin.
Il guanto di sfida è lanciato, se Laurent Viérin ci sarà l’UV dovrà decidere che fare e soprattutto farlo in fretta: se resta fuori sarà un’abdicazione, se sostiene subirà un’agenda altrui. Sullo sfondo poi le vecchie acredini, mai sopite del tutto.
In ogni caso, Viérin lancia un appello a tutto il mondo autonomista: “in vista delle prossime elezioni europee il progetto che ha lanciato la mia candidatura alle prossime elezioni europee e rivolto al mondo autonomista si sta rafforzando. Un progetto sostenuto da Pays d’Aoste souverain e da Orgueil Valdôtain, che si spera possa avere l’adesione anche degli altri movimenti autonomisti, partendo dall’Uv, anche in ottica della ricomposizione del mondo autonomista in corso”.
Un progetto – specifica una nota – che “sarà denominato ‘Federalismo ed Autonomie’ (…) e sarà aperto (…) alle altre sensibilità autonomiste e federaliste della Valle d’Aosta e del nord-ovest”.
Una partita quella delle europee, che da secondaria – nel panorama politico regionale – rischia di diventare esistenziale nel mondo autonomista a ridosso di una Réunion ancora in cantiere. Chi perde, infatti, si brucia… e parecchio.
Giuseppe Manuel Cipollone