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Elezioni UE, Fd’I schiera Carlo Fidanza: “l’Italia tornerà centrale nell’agenda europea”

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di Martina Branco

Si è tenuto sabato 11 maggio, alle 18:00, presso la sala conferenze dell’HB hotel di Aosta, l’incontro del Capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo, Carlo Fidanza, con i militanti e i simpatizzanti del movimento di Giorgia Meloni in Valle d’Aosta. Durante il pomeriggio, l’Onorevole ha anche visitato la sezione regionale di Coldiretti.

Dopo i saluti del Coordinatore regionale Alberto Zucchi – che ha ricordato come le elezioni europee saranno in Valle d’Aosta anche un indicatore della forza di Fd’I -, l’occasione è stata utile per mettere a fuoco diversi temi che riguardano l’agenda dell’Unione, ma anche per parlare degli scenari futuri che si potrebbero aprire in seguito al turno elettorale dell’8 e 9 giugno prossimi. A questo riguardo abbiamo posto, all’On. Fidanza, alcune domande.

AN24: On. Fidanza durante il suo discorso è più volte emerso come l’approccio di Fd’I in UE sarebbe quello di una destra di governo, che prova sta provando a rimettere al centro la nazione italiana nello scacchiere europeo…

On. Fidanza: “esatto. Per questo il voto a Fratelli d’Italia sarà doppiamente utile: da un lato servirà ad affermare anche in Europa un modello a maggioranza di Centrodestra. E questo sarebbe estremamente utile, per avere delle politiche in arrivo dall’Unione Europea impostate su un modello culturale più simile a quanto già avviene nel nostro Paese. Dall’altro lato, rafforzando il primo partito che governa l’Italia, potremo avere un peso maggiore nella difesa e nella tutela dei nostri interessi nazionali.

Dopo anni in cui l’Italia non ha difeso il proprio interesse nazionale in Europa, il Governo Meloni ha iniziato a farlo. Lo si potrà fare di più e meglio dopo il voto di giugno”.

AN24: e invece per quanto riguarda i dossier prioritari per Carlo Fidanza in Europa?

On. Fidanza: “intanto la transizione ecologica spinta in UE, che deve tornare ad essere non contraria agli intressi dei cittadini e delle imprese, ma in sinergia con loro. Non servono provvedimenti ideologici e puntivi, che ti impongono un modello calato dall’alto e i cui costi verranno pagati dagli ultimi. Questi provvedimenti sulla tutela ambientale devono essere riportati su un binario del buonsenso.

La seconda priorità, poi, è sicuramente l’immigrazione: il modello Meloni deve arrivare anche in UE. Con accordi bilaterali e multilaterali con i Paesi terzi – vedasi il piano Mattei -, con un sistema di rimpatrio gestito a livello europeo, la protezione dei confini e una lotta dura ai trafficanti di essere umani. Questa deve diventare la linea dell’Unione Europea. Giùà in questi ultimi mesi, abbiamo notato un cambiamento di approccio grazie all’azione del nostro Governo. Dovrà cambiare ancora di più in questa direzione”.

AN24: sul comparto agrolimentare? Cosa ci può dire?

On. Fidanza: “fino ad oggi, in Europa, l’agricoltore non è stato visto per ciò che realmente è: il primo agente bioregolatore dei territori e della natura. Invece, è stato visto come un inquinatore ed un nemico.

Per noi l’agricoltura è un patrimonio indispensabile che deve essere difeso, come vanno difese le nostre produzioni agroalimentari di eccellenza. Da poco abbiamo votato un nuovo regolamento sulla tutela delle Dop, che ha una forte impronta nostra. Ma non basta: servono controlli maggiori, deve essere anche contrastata la contraffaazione.

Di recente ci siamo opposti – e siamo riusciti a congelare – il Nutriscore, ovvero questa etichettatura a semaforo che penalizzava le eccellenze italiane considerandole nocive. Una follia, in tutto il mondo le eccellenze alimentari italiane e la dieta mediterranea le riconoscono come salutari.

Ma su tutti questi temi, nella prossima legislatura, non vogliamo più giocare in difesa ma in attacco”.

Martina Branco