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E-commerce e pochi posti auto, ad Aosta ha chiuso un negozio su quattro dal 2012

di Redazione

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Dal 2012 al giugno 2023, si è registrata una significativa diminuzione del numero di negozi di commercio al dettaglio ad Aosta. Nel centro storico, il calo è stato da 250 a 178 esercizi, mentre nel resto del territorio comunale da 224 a 165. Chiusura definitiva dunque per un’impresa su quattro, rappresentando il 27,6% del totale (131 su 474).

In contrasto con questa tendenza, il settore dei pubblici esercizi – come bar e ristoranti – che ha mostrato un aumento. Nel centro i bar e i ristoranti sono passati da 112 a 121, mentre al di fuori sono cresciuti da 119 a 133. Tuttavia, confrontando i dati con il 2019, ultimo anno precedente alla pandemia da Covid, si nota una diminuzione complessiva del numero di bar e ristoranti, passando da 130 a 121 nelle vie del centro e da 138 a 133 nel resto del territorio. Le cifre sono state fornite da un’elaborazione dell’Ufficio Studi Confcommercio.

“Spariscono unità locali di commercio al dettaglio ma viene ridefinita l’offerta sostituita dall’apertura di bar e ristoranti grazie anche al turismo. Nonostante il risultato negativo del commercio il settore dei pubblici esercizi, diversificando meglio l’offerta e puntando sulla qualità delle proposte può avere ancora ampia possibilità di spazio”, ha voluto commentare Graziano Dominidiato, Presidente Fipe Confcommercio Valle d’Aosta.

Tesi sposata da Ermanno Bononi, Presidente di Confcommercio Aosta, che ha detto: “per evitare gli effetti più gravi di questo fenomeno, il commercio di prossimità deve puntare all’innovazione, la ridefinizione dell’offerta e soprattutto a valorizzare i rapporti umani tra il commerciante e l’acquirente. Tali aspetti rappresentano le uniche opportunità del commercio fisico tradizionale per contrastare la crescita dell’e-commerce”.

Bonomi non risparmia una stoccata alla Giunta comunale del capoluogo: “sottolineo anche leche strategie delle Amministrazioni comunali devono essere improntate per salvaguardare le imprese esistenti e permettere l’insediamento di attività produttive ad iniziare dall’annosa tematica sulla disponibilità di posti auto in prossimità del nostro centro storico”.