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Aosta, consiglio comunale. L’opposizione denuncia: “censura della maggioranza”

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Non ci sono al momento le minime condizioni democratiche per poter discutere serenamente in Consiglio le iniziative proposte né la serenità di poter scriverne delle altre senza incappare in illogiche censure”. Ad affermarlo sono i gruppi Renaissance Valdotaine, Lega Vallée d’Aoste e Autonomia e Libertà, Gruppo misto di minoranza e Forza Italia Valle d’Aosta dopo quanto avvenuto durante l’ultima adunanza del Consiglio Comunale di Aosta. 

Nell’ultima riunione della Conferenza dei Capigruppo, i Gruppi di opposizione – spiega una nota – “hanno assistito all’ennesimo utilizzo strumentale del regolamento del Consiglio comunale da parte della maggioranza rappresentata in quella sede dal suo ufficio di Presidenza. Questo ha portato, nonostante la vibrata ed argomentata protesta dell’opposizione, alla non ammissibilità di alcune iniziative presentate, basata unicamente sulla discrezionalità della maggioranza”.

Mai, nelle precedenti Consiliature, si era assistito a tale limitazione della libertà di espressione democratica dei Gruppi di opposizione – commentano questi ultimi -. Un fatto che, in questa legislatura, è invece accaduto già diverse volte”.

Pertanto – in segno di protesta – i Gruppi di opposizione hanno ritirato le loro iniziative per opporsi “nei confronti di una maggioranza che, sfruttando pedissequamente tutto il differenziale di numero, tutte le norme regolamentari che possono tacitare l’opposizione e tutto il potere datole dalla legge, limita oltremodo la libera espressione democratica dell’opposizione”.

A tal proposito i Gruppi di opposizione valuteranno, in seguito alla presentazione nel prossimo Consiglio di un ordine del Giorno relativo a un riequilibrio interpretativo regolamentare che ristabilisca un equilibrio democratico tra maggioranza e opposizione, se e quando fare ulteriori iniziative a tutto vantaggio della Città e dei cittadini.

Sono due anni e mezzo – conclude la nota – che ripetiamo e chiediamo in modo costruttivo al sindaco e agli assessori non di venir meno ai loro impegni in campagna elettorale ma di rivedere gli interventi sulla città nell’ascolto dei cittadini di cui noi ci siamo sempre fatti portavoce inascoltati”.

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