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Conseil Fédéral tira dritto: il ‘day after’ per la Lega è un brusco risveglio

di Redazione

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Giusto il 27 maggio scorso, su AostaNews24 veniva pubblicato un editoriale – reperibile al link:https://aostanews24.it/la-storia-insegna-un-golpe-dura-72-ore-dopo-sono-i-golpisti-rischiare-lo-scalpo – che se non è stato un oscuro vaticinio, poco ci è mancato. E ieri – a vedere i sorrisi beffardi all’uscita del Conseil Fédéral unionista – di scalpi i “golpisti” ne hanno lasciati sul campo parecchi.

Il risveglio per la Lega Vallée d’Aoste, dopo la sentenza che ha serrato le fila degli attuali 18, è da vera doccia gelata. Non sono bastate le lunghe e ondivaghe trattative con l’avversario di sempre, non è stato sufficiente il nuovo profilo moderato e meno rampantista, non è nemmeno stata utile l’opposizione “morbida” degli ultimi mesi, implicitamente ammessa se oggi si giura in pubblica piazza di non fare più sconti. Nulla è bastato, UV e Lega restano due opzioni inconciliabili: a dirlo – oggi – è il Leone Rampante non più il Carroccio, differenza non da poco. 

I più avveduti guardano avanti, consapevoli che la pagina di ieri mette fine – almeno fino alle elezioni politiche – a qualsiasi altra velleità o tentativo. Alcuni già preparano il campo ad un partito che, volente o nolente, deve prepararsi ad essere più “snello” e incisivo. E non tutto è da buttare in casa Lega: rimane la consapevolezza che, da questa parabola, anche l’UV esce segnata. Anzi forse è più spaccata l’UV che la Lega stessa, ora che il Carroccio proverà a serrare le fila. Malgrado i proclami unionisti di fedeltà alla linea, le votazioni bulgare in Conseil Fédéral – dove i grandi sponsor del governissimo autonomista-leghista hanno battuto in rapida ritirata -, la serata di ieri per il Leone Rampante rappresenta la manifestazione estatica della vecchia massima andreottiana: “meglio tirare a campare, che tirare le cuoia“.  

Ma se Atene piange, Sparta non ride. Profonde riflessioni si imporranno nel Carroccio, con un pensiero diffuso che alberga – non confessato – nella mente dei più: “ne valeva davvero la pena?“. Due anni a inseguire una chimera, nonostante tutto e tutti, che consegna un bilancio impietoso: totale irrilevanza politica al Comune di Aosta e una maggioranza relativa in Consiglio Valle difficile da far pesare. L’impressione è che la Lega abbia ballato una danza a cui non ha voluto sottrarsi o forse l’unica che poteva effettivamente danzare. Però sempre con 4 tempi in ritardo, ed ora o riprenderà il ritmo o il purgatorio sarà davvero difficile.

Giuseppe Manuel Cipollone