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Comuni, confusione sullo ‘smart cig’ per gli affidi: Manes annuncia un’interrogazione parlamentare

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di Redazione

Scoppia il caso intorno alla sospensione dello ‘smart cig’ – in seguito alla delibera 582 del dicembre 2023 – che sta creando caos i Comuni. Anac – dop la nota ufficiale dell’ANCI – ha già annunciato la reintroduzione dello smart cig per gli affidamenti sotto i 5 mila euro, ma ci sarebbero malfunzionamenti che stanno rallentando e crando difficoltà alle amministrazioni comunali.

A manifestare il proprio dissenso il Deputato Franco Manes, il quale evidenzia come le recenti disposizioni, che prevedono l’abolizione della piattaforma degli smart cig, stanno causando notevoli difficoltà ai Comuni, soprattutto a quelli di minori dimensioni.

Questa situazione sarebbe aggravata dal fatto che, nonostante l’ANAC abbia fornito un link aggiornato per accedere alla nuova piattaforma, persistono significativi problemi tecnici che ne ostacolano l’utilizzo effettivo.

“Questa situazione rappresenta un chiaro segnale di come le riforme, pur introdotte con l’intenzione di modernizzare e rendere più efficiente il sistema, possano invece complicare ulteriormente le operazioni quotidiane dei Comuni, specialmente quelli più piccoli e meno equipaggiati per affrontare tali cambiamenti”, sottolinea il Deputato unionista che annuncia un’interrogazione parlamentare sul tema.

Per Manes la “digitalizzazione della PA non deve essere un ostacolo, ma un mezzo per semplificare e velocizzare i processi, prevenendo al contempo la corruzione”. L’invito del Deputato al Governo nazionale è di “prendere atto di queste criticità e intervenire tempestivamente per una revisione delle norme, al fine di garantire che la gestione dei contratti pubblici sia efficiente, trasparente e accessibile, soprattutto per i Comuni più piccoli e meno dotati di risorse”.