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Celebrata la Festa dell’Autonomia con una parola d’ordine: superare la crisi istituzionale che attanaglia la Valle d’Aosta

di Redazione

di Redazione

Si è celebrata ieri, domenica 26 febbraio 2023, la Festa dell’Autonomia della Valle d’Aosta a Palazzo regionale ad Aosta, alla presenza delle massime autorità politiche, civili, religiose e militari della nostra regione.

A tenere gli interventi il Presidente Celva Alex Micheletto, Il Presidente del ConsVdA Alberto Bertin, il Presidente della giunta Luigi Bertschy e la Presidentessa dell’assemblea corsa, Marie-Antoinette Maupertuis.

Gli interventi

Il sindaco di Hône e Presidente del Consiglio degli enti locali della Valle d’Aosta, Alex Micheletto, ha fatto un appello ai consiglieri regionali, esortando la risoluzione della crisi di maggioranza e sottolineando come la Valle d’Aosta abbia bisogno di risposte.

Il Presidente del Cpel ha ricordato che ci sono opportunità che non possono essere perse, come il Pnrr e la nuova programmazione europea 2023-2027. Nonché ci sono emergenze e criticità, come quella idrica, che devono essere affrontate con serietà e lungimiranza. Ha anche sottolineato la necessità di analizzare in modo approfondito e scrupoloso dossier aperti come quello della viabilità nazionale ed internazionale o dello sviluppo turistico, di fugare i timori legati alla nuova legge sulla montagna o all’autonomia differenziata.

Micheletto ha affermato che la situazione attuale è simile a quella del 2020, quando la Valle d’Aosta era paralizzata dall’amministrazione regionale durante la pandemia. Ha concluso che la Valle d’Aosta non può permettersi di restare ferma mentre il resto del mondo corre avanti.

Spazio poi al Presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin, che a sottolineato la fase politica critica attuale. Secondo Bertin è necessaria una profonda riforma degli strumenti del sistema istituzionale valdostano, partendo dalla legge elettorale regionale.

Tuttavia, ha ricordato che le regole non sono sufficienti a garantire la stabilità politica, ma è responsabilità degli attori politici e del sistema politico Inoltre, Bertin si è detto certo che il dibattito sull’autonomia differenziata a livello nazionale porterà a un’ampia discussione sul regionalismo in Italia, con l’auspicio di realizzare un autentico Stato regionale. Tuttavia, Bertin ha anche sottolineato il rischio di centralizzazione a livello nazionale, emerso soprattutto durante la gestione pandemica e post-pandemica.

Il Presidente della Regione Valle d’Aosta, Luigi Bertschy, invece ha dichiarato che l’autonomia differenziata per le regioni ordinarie non spaventa, poiché “le autonomie speciali, negli anni, hanno sempre saputo presentarsi coese e unite, pur nella specificità di ciascuna”.

Bertschy ha sottolineato che l’autonomia è prima di tutto una responsabilità e una leva per la crescita dei territori attraverso la valorizzazione delle diversità. Inoltre, ha affermato che la Valle d’Aosta dovrà unirsi per rafforzare le Autonomie storiche e modernizzare i rispettivi ordinamenti.

Le onorificenze

Durante la celebrazione per il 77º anniversario dell’Autonomia valdostana e il 75º dello Statuto speciale, sono state anche assegnate le onorificenze regionali.

I nuovi “Amis de la Vallée d’Aoste”, cittadini onorari per la loro frequentazione della Valle e il loro legame con la regione, sono Jean-Louis Hérin – segretario generale onorario del Senato francese – originario di Valtournenche e l’ex Ministro delle finanze Domenico Siniscalco, economista e Presidente della Fondazione Courmayeur Mont-Blanc.

Il titolo di “Chevalier de l’Autonomie” è stato conferito a Damien Daudry, insegnante e preside, fondatore della Société valdôtaine de préhistoire et d’archéologie, a Federico Longhi, baritono e artista lirico, e a Marco Camandona, alpinista e guida alpina.

Photo Credit: Paolo Rey