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Cancellazione di “Les Mots” – Rini attacca il Governo “Una scelta politica”

di Redazione

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Non si ferma la polemica politica e il botta e riposta tra il Governo Regionale e il Presidente del Consiglio Valle Emily Rini sulla cancellazione di “Les Mots” il Festival della parola in Valle d’Aosta che oramai da anni era atteso dai Valdostani e che trasmormava Piazza Chanoux in una libreria a cielo aperto.

Emily Rini come promesso precedentemente è andata a fondo sulla questione e nella sua pagina Facebook attaccaSulla decisione (assai infelice) della Giunta regionale di non organizzare l’11ª edizione di ‘Les Mots’, il festival della parola nel centro di Aosta, appuntamento culturale di punta della primavera valdostana, ho effettuato i dovuti approfondimenti, così come mi ero ripromessa di fare. Sulla questione, anche alla luce delle ultime dichiarazioni rilasciate in merito dal Presidente della Regione ad interim, credo a questo punto occorra fare un po’ di chiarezza. Partendo dal fatto che il regime di ordinaria amministrazione NON avrebbe in alcun modo impedito al Governo regionale di deliberare l’organizzazione di ‘Les Mots’, essendo questa una manifestazione calendarizzata da tempo e che assumeva ormai il carattere di periodicità annuale, quello che si è finora omesso di dire è che la delibera utile all’approvazione delle fasi di avvio dell’organizzazione dell’evento – con relativa prenotazione di spesa – è stata fatta predisporre per ben tre volte ai competenti uffici della Soprintendenza per i Beni e le Attività culturali della Regione, e per ben tre volte tale delibera è stata poi rinviata all’atto della sua approvazione in Giunta regionale”.

Il primo rinvio della delibera “Risale all’inizio del mese di dicembre 2019 a causa dell’assenza in Giunta dell’allora assessore regionale competente. Quindi cosa c’entra, in questo caso, tirare in ballo il regime di ordinaria amministrazione quando l’ordinaria amministrazione non era nemmeno ancora in vigore? Detto questo, e ribadito che l’organizzazione di ‘Les Mots’ sarebbe potuta benissimo essere disposta anche nel periodo di prorogatio (anche perché non si capirebbe altrimenti come mai la delibera sia stata portata per ben altre due volte in Giunta), quello che poi sorprende è che – a giustificazione della mancata programmazione dell’evento – si cerchi di tirare in mezzo ora anche il “carattere squisitamente discrezionale quanto alla scelta del tema annuale, del programma degli eventi da svolgere e dei soggetti invitati a partecipare in qualità di relatori e ospiti”, considerato che le proposte relative a tutti questi aspetti sarebbero state sottoposte – quest’anno come in passato – all’attenzione dell’apposito comitato scientifico istituito con deliberazione della Giunta regionale 2129 del 20 dicembre 2013″.

“Quindi che c’azzecca tirare in ballo la discrezionalità delle scelte con la mancata organizzazione dell’evento?” continua Rini che conclude “La realtà qui è una sola ed è giusto che la si dica chiaramente, senza cercare di nascondersi dietro un dito: la mancata organizzazione di ‘Les Mots’ risponde esclusivamente a una scelta politica, certamente non condivisibile, almeno non da parte mia. Ma, forse, non tutti i mali vengono per nuocere, se questo potrà dare avvio a un’iniziativa promossa direttamente dagli operatori privati interessati, come le librerie aostane, in un’ottica di partnership pubblico-privato – da me sempre auspicata e sostenuta – tesa alla valorizzazione e alla promozione della cultura in Valle d’Aosta”.

a.b.