La segreteria confederale del SAVT critica verso le disposizioni della legge di bilancio dello Stato, che prevedono il totale esonero contributivo per alcune categorie di lavoratrici madri – con due o tre figli a carico – sostenendo come in esse vi sia “una grave iniquità di trattamento”. Tale beneficio non è infatti riconosciuto alle lavoratrici con contratto a tempo determinato.
Per il sindacato, infatti, “ai precari andrebbe riservata una particolare attenzione proprio per le loro condizioni di incertezza lavorativa e contrattuale, soprattutto nei settori dove il precariato si trascina lungamente nel corso degli anni”.
La segreteria del SAVT chiede dunque “a tutti i parlamentari e, in particolare, al Deputato e alla Senatrice eletti in Valle d’Aosta di continuare ad adoperarsi, nell’ambito del loro mandato, per una riconsiderazione della norma che riconosca la condizione di madre e dei diritti ad essa collegati in chiave universale”.