All’evento – che promette di ampliarsi negli anni – saranno presenti tre discipline (Aikido, Karate e Krav Maga), nonché saranno invitate a partecipare le classi prime di due scuole superiori, per un totale di circa 80 studenti.
La manifestazione sarà la tappa conclusiva del progetto ‘Disinneschiamo il bullismo con le arti marziali’, realizzato dall’A.S.D. ‘Aikido VDA’ nell’ambito di un avviso pubblico promosso dall’Assessorato al Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali. L’evento gode anche del patrocinio del Comune di Aosta.
La presentazione
La conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa si è tenuta questa mattina, 15 maggio, presso il Salone ducale del Comune di Aosta. Qui sono intervenuti Fabio Molino per conto dell’Amministrazione comunale, Enrico Vettorato dell’Assessorato RAVA e Rosa Soresi per l’istituto scolastico ‘Corrado Gex’ di Aosta che ha aderito all’iniziativa.
“Le arti marziali non applicano la loro disciplina al solo esercizio fisico ma sono una palestra che consente di trovare una sintesi bilanciata tra i movimenti e le emozioni – ha detto Fabio Molino. Connettono infatti tre elementi che compongono l’individuo: corpo, mente e spirito, sottoponendoli ad un esercizio continuo e favorendo la loro progressiva armonizzazione, accentuando quindi la capacità nei giovani di gestire in maniera consapevole i propri comportamenti e le loro reazioni”.
Invece, ha descritto gli obiettivi di questo genere di bandi, per l’Amministrazione regionale, il funzionario Enrico Vettorato: “questi interventi che promuoviamo e finanziamo vogliono far sì che sempre più associazioni partecipino portando il loro vissuto, le loro idee e facendo rete per sviluppare sempre più il tema del rapporto intergenerazionale. Questo progetto è stato premiato per l’idea di unire un argomento delicato come il bullismo con lo sport ed attività non di violenza, ma di difesa”.
Fra i relatori era presente anche Rosa Soresi, referente per il bullismo presso l’istituto scolastico ‘Corrado Gex’: “abbiamo sperimentato tante attività per affrontare il tema del bullismo, questo progetto mi è subito piaciuto per il suo modo diverso di informare e cercare di prevenire il fenomeno. I ragazzi hanno risposto molto bene, sia per la parte in palestra sia per la possibilità di parlare liberamente. Speriamo che l’anno prossimo si possa riproporre ed estendere ad altre classi e scuole”.
Il programma del Festival delle Arti Marziali
Dopo una mattina riservata ai ragazzi delle scuole che hanno aderito al progetto, il pomeriggio di venerdì 24 maggio – dalle ore 15:00 alle 18:00 – il 1° Festival delle Arti Marziali sarà aperto al pubblico, che avrà la possibilità di effettuare prove gratuite di varie discipline: l’Aikido con due scuole presenti – la ‘Yujo Aikido’ e la ‘Yomi Shin Tai’ -,il Karate con la ‘Dojo Kun Karate-Bruno Politano’ e il Krav Maga con la ‘Tora Kai’.
“Possono partecipare tutti semplicemente presentandosi nella palestra di via Volontari del Sangue”, ha puntualizzato Rocco Foti, maestro 4° Dan di Aikido e referente del progetto ‘Disinneschiamo il bullismo con le arti marziali’.
Dopo aver illustrato come è maturata l’idea di proporre un evento che coniugasse la promozione della cultura sportiva insieme alla necessità di disinnescare la violenza e il bullismo, Foti ha evidenziato: “ci piace l’idea di dare la possibilità a tutti di provare le diverse discipline e scuole, perché le arti marziali ti si vestono addosso ed ognuno troverà quello che sta cercando. Abbiamo aperto al Krav Maga anche se non è un’arte marziale in senso lato, perché vedo molti punti in comune con l’Aikido. La scelta di fare il festival di venerdì è legata alla presenza delle scuole, a cui il progetto si rivolge”.
Come anticipato, infatti, la mattina sarà dedicata alle classi coinvolte nel progetto di formazione civile in contrasto al fenomeno di bullismo. Quest’anno parteciperanno la 1B SSAS, 1Ae1B OELE dell’ITPR ‘Corrado Gex di Aosta e le 1IAM, 1MAT del ‘Don Bosco’ di Châtillon. La mattina, oltre alle esibizioni, includerà un momento di riflessione sul progetto e un talk sulla sinonimia tra bullismo e mafia, grazie anche al coinvolgimento della prof. Beatrice Caddeo, laureatasi con una tesi sull’insediamento della ‘Ndrangheta in Valle d’Aosta.
“Il bullismo può sfociare anche in mafia”, in effetti sottolinea ancora Foti. Che poi si avvia alla conclusione: “il fine è quello di avvicinare i giovani allo sport perché, anche parlando con la dott.ssa Selena Spalla, psicologa dello sport e dell’età evolutiva, con cui il progetto è nato, è risultato evidente che i giovani hanno bisogno di un hobby e di sfogarsi”.
Nel corso della conferenza stampa è stata anche presentata una puntata del podcast realizzato dagli studenti, che racconta la toccante storia di bullismo subito dal giovane “Dario”. I podcast saranno resi disponibili dopo il Festival delle Arti Marziali.
Ph. copertina, da sx a dx: Enrico Vettorato, Fabio Molino, Rocco Foti e Rosa Soresi