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Approvato il piano vaccinale anticovid – 80.000 persone vaccinate entro fine luglio

di Redazione

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Il Piano vaccinale anti covid è stato approvato nella sua stesura definitiva. Lo comunicano l’Assessorato alla sanità e l’Ausl.

Il documento, redatto da un Gruppo di lavoro composto dalla Direzione e da rappresentanti dell’Azienda Usl, con il coinvolgimento dell’Assessorato, della protezione civile regionale e dei rappresentanti dei medici di medicina generale, contiene linee operative e di sviluppo riferiti a diversi ambiti: definizione del sistema organizzativo e mappa dei punti di erogazione delle prestazioni; logistica e tecnologie per la conservazione e distribuzione dei vaccini; sistemi informativi a supporto del piano vaccinale; strategie e operatività di somministrazione del vaccino; composizione dei team vaccinali e sviluppo delle conoscenze e delle competenze specifiche; acquisizione della documentazione e delle evidenze sul vaccino; definizione e predisposizione della modulistica.

“Tali ambiti – spiega l’Ausl – saranno oggetto di monitoraggio e aggiornamento, da parte del Gruppo di lavoro e mediante il continuo contatto con il Tavolo Vaccini del Ministero della Salute“.

Complessivamente, considerando un’adesione del 75% della popolazione, è auspicata la vaccinazione di circa 80.000 persone, circa 1.200 al giorno, somministrando 36.000 dosi al mese (compatibilmente con il numero di vaccini disponibili) per concludere il percorso vaccinale entro la fine del mese di luglio 2021.

La realizzazione e l’organizzazione del Piano vaccinale è una sfida per tutto il sistema sanitario – spiega l’Assessore alla Sanità Roberto Barmasse – una sfida perché è soltanto attraverso la sua applicazione che la nostra realtà potrà ritrovare una normalità. La risoluzione della crisi sanitaria, così come quella economica e quella sociale, passa per forza attraverso una forte campagna di immunizzazione. Come medico, come Assessore e anche come genitore non posso quindi esimermi dall’invitare tutti ad avvicinarsi alla vaccinazione come azione di responsabilità verso se stessi, verso i propri familiari e verso la comunità. Ringrazio sin d’ora tutti coloro che si sono adoperati e coloro che si adopereranno affinché per la Valle d’Aosta il Piano vaccini sia una sfida vinta e un passo verso la costruzione del ‘’dopo Covid’’, tutti insieme, con serietà”.

Il Piano vaccini, realizzato in armonia con il piano strategico elaborato dal Ministero della Salute (“Vaccinazione anti-SARS-CoV-“/COVID-19” – 12.12.2020) e con le indicazioni dell’Unione Europea (“Comunicazione per la preparazione delle strategie di vaccinazione COVID-19 e distribuzione del vaccino – 15.10.2020”), che definiscono una campagna vaccinale in quattro fasi, si declina in due sole fasi, per esigenze di opportuna semplificazione in ragione della dimensione demografica e delle caratteristiche geografiche della Valle d’Aosta:

  • FASE A: avviata il 31.12.2020, prevede la vaccinazione degli operatori sanitari e sociosanitari, ospiti e operatori delle strutture residenziali per soggetti anziani e fragili, operatori sanitari delle strutture residenziali socio-assistenziali, operatori non sanitari dell’Azienda Usl e Volontari del soccorso pubblici e privati, operatori e tecnici dell’elisoccorso e della centrale Unica del Soccorso (CUS).

Il target della fase A è di circa 5.800 persone, di cui 2.500 dipendenti Usl (compreso il personale somministrato), 1.000 anziani ricoverati presso le microcomunità, 500 operatori sanitari dipendenti delle Unités des Communes, 1.800 altri operatori, tra cui i Medici di Medicina generale, i Pediatri di libera scelta, gli operatori delle strutture sanitarie accreditate, i Volontari del soccorso et al.

  • FASE B: vaccinazione alla popolazione valdostana, secondo le priorità stabilite dalle disposizioni nazionali.

La Fase B, “vaccinazione di massa”, richiede la sinergia di diversi soggetti, tra cui l’Usl, l’Amministrazione regionale, la Protezione civile, le Forze dell’Ordine, i medici di famiglia, gli enti locali, le associazioni di volontariato (et al.), dovuta alla complessità logistica ed alla fornitura di vaccini prodotti da diverse case farmaceutiche.

Esprimo il mio ringraziamento a tutto il personale – dice il Commissario Usl, Angelo Michele Pescarmonache in questa fase iniziale ha consentito all’Azienda Sanitaria della Valle d’Aosta di raggiungere in pochi giorni posizioni di vertice a livello nazionale in relazioni alle dosi vaccinali inoculate e formulo l’auspicio che il Piano possa essere supportato da un adeguato flusso di vaccini che ne consenta la puntuale attuazione”.

Il target di riferimento, tenuto conto di particolari situazioni cliniche legate al rischio per età e patologia di determinati utenti, prevede alcune priorità: soggetti ultraottantenni (circa 9.580), soggetti di età compresa tra i 60 e i 79 anni e soggetti con particolari patologie (29.226), soggetti con età tra i 16 e i 60 anni (69.356) con priorità per particolari categorie professionali.

Il Piano vaccini indica, per entrambe le fasi, le modalità di stoccaggio e distribuzione del vaccino, l’individuazione dei centri di vaccinazione e il relativo allestimento logistico e strutturale, le linee guida per l’esecuzione della vaccinazione con il “percorso vaccinale” e il personale impiegato, la registrazione dei dati.

Inoltre, sono definite dal Piano anche le strategie per l’informazione e la comunicazione, l’arruolamento della popolazione