Dai, siamo onesti: ce li siamo immaginati tutti gli ingegneri dell’ufficio urbanistica dare i “numeri” al sindaco Nuti sui posteggi auto gratuiti presenti ad Aosta. Una polemica che rischia di far trovare il sindaco – almeno un po’ – fra incudine e martello: se da destra lo accusano di esser un esecutore di una “battaglia ideologica” contro le auto e gli automobilisti, con le sue dichiarazioni a discarico il sindaco ha aperto anche il fronte da sinistra che lo accusa esattamente dell’opposto, ovvero di non fare abbastanza per contrastare il traffico in centro città. Potenzialmente un bel cul de sac, che potrebbe anche rivelarsi antipatico.
Partiamo da un presupposto: che gli stalli blu – a pagamento – siano una misura di deterrenza al traffico è una balla astronomica come solo noi italici sappiamo partorire, per autoconvicerci della bontà nelle intenzioni. Metà dei sindaci italiani – fra i denti – maledirebbe il giorno in cui gli stalli blu dovessero davvero tenere lontano le automobili dalle zone nelle quali tatticamente sono posti: fra l’esazione degli spicci e le relative multe per i refrattari, si può dire che si crea sempre un bell’indotto.
Facciamo un esempio nostrano, ad Aosta: se lo stallo blu fosse solo uno strumento di contrasto al traffico nel centro, come spesso ci viene presentato, perché viale Conte Crotti – che in centro non è – è tappezzato di posteggi a pagamento? Si potrebbero fare altri esempi per dimostrare come il posteggio a pagamento sia, in realtà, una tassa occulta che compare puntuale proprio lì dove il via vai di persone c’è, maledicedolo in pubblico e benedicendolo in privato.
Ad Aosta però abbiamo visto – parola di sindaco – siamo fortunati: abbiamo ancora 5638 stalli gratuiti diffusi per tutta la città. Senza entrare nella polemica politica sulla loro ubicazione, è evidente che la percezione fra la cittadinanza sia un po’ diversa e questo proliferare di posteggi gratis non lo si percepisca. Forse è anche perché il capoluogo accoglie tutti i giorni tanta parte di traffico in arrivo dalla Plaine e dalle altre zone della Valle d’Aosta – vedasi il martedì di mercato -, che fanno sì che il rapporto cittadini/posti auto non sia esattamente quello dichiarato.
Non è neanche tanto questo, ciò che fa specie – per una persona come Gianni Nuti – è la dichiarazione sul futuro aumento della tariffa dei posteggi blu, che ad Aosta ci sarà “ma non sotto la sua consiliatura”. Il sindaco Nuti – bisogna assolutamente riconoscerlo – è persona di importante cultura, ma soprattutto di grande senbilità civica: vederlo decidere l’aumento dei posteggi per scaricarne la responsabilità ai posteri, al suo eventuale successore, pare proprio una caduta di stile più vicina ai piccoli politichini opportunisti che ad un campione di civismo.
Giuseppe Manuel Cipollone