Valle d’Aosta Aperta, il conglomerato di sigle dell’estrema sinistra valdostana, non si fa sfuggire l’occasione della conferenza stampa sul tema del Parini per attaccare il Centrodestra. Da una parte VdA Aperta scrive di apprezzare il cambio di idea sull’ampliamento dell’ospedale, dall’altro non si risparmiano dure critiche: “il Centrodestra (…) si accorge che qualcosa non va nel faraonico progetto dell’ampliamento dell’ospedale Parini, sopraelevato e ristrutturato all’infinito e annuncia il deposito di una mozione per far luce sui costi dell’opera con annessa area megalitica e rattoppo dell’esistente”.
Però, secondo la sigla, “esponenti del Centrodestra valdostano a tour de rôle, non solo hanno appoggiato la scelta dell’ampliamento, ma l’hanno portata avanti in prima persona (Baccega è stato Assessore alla sanità) o hanno dichiarato (Spelgatti nella discussione del DEFR 2022-2024) che si era fuori tempo massimo per tornare indietro nonostante i soldi stanziati fossero molti meno di quelli impegnati oggi“.
VdA Aperta – che sottolinea come la scelta di ampliare il Parini sia ancora rivedibile – evidenzia che “il problema principale di quell’opera non sono i tempi e i costi incerti e aumentati negli anni, ma piuttosto il fatto che non vi sia ad oggi ancora una visione complessiva del presidio ospedaliero e della riorganizzazione sanitaria, salvo l’unica certezza di aver stanziato 190 milioni di euro (…)”.