Sabato 18 novembre, all’HB Hotel di Aosta, si è tenuta la conferenza ‘Nature Restoration Law – Cosa ci aspetta?’. L’iniziativa promossa dal responsabile cittadino di Fratelli d’Italia, Lorenzo Aiello, ha visto come ospite d’eccezione l’On. Pietro Fiocchi, Parlamentare europeo nella commissione Ambiente.
Questo regolamento approvato in UE con pochi voti di scarto, prevede il ripristino delle aree naturali per contribuire al recupero a lungo termine dell’ambiente e degli ecosistemi danneggiati. Entro il 2030, l’Unione Europea si è vincolata ad adottare delle misure in funzione del ripristinino di almeno il 20% delle sue aree terrestri e marine.
Un obiettivo legittimo sulla carta, che però non tiene in considerazione gli aspetti economici e i potenziali danni che questa proposta – ormai approvata – recherà all’allevamento, all’agricoltura e ad altre attività dell’indotto. Inoltre, il ‘Nature Restoration Law’ – secondo l’Europarlamentare di Fd’I – non valuta l’impatto sulla sicurezza alimentare ed energetica del continente.




“Sono grato a Lorenzo Aiello per aver organizzato questa conferenza ed avermi invitato a portare il mio punto di vista su una normativa che sarà altamente impattante, in particolare su di un ambiente montano come quello della Valle d’Aosta”, ha dichiarato l’On. Fiocchi. “Uno dei paradossi è che si vogliono i fiumi a libera percorrenza, ma dall’altra parte si incentivano le energie alternative come l’idroelettrico. Io sono un convito ambientalista ma bisogna essere pragmatici nelle decisioni”.
A chiosare sul punto anche il coordinatore di Aosta del movimento di Giorgia Meloni, Lorenzo Aiello: “grazie all’On Fiocchi per l’esauriente intervento su un tema cruciale, non solo per il futuro della Valle d’Aosta ma per tutta l’Europa. Occorre lavorare seriamente per fare in modo che dopo le elezioni Europee, in Parlamento sieda una maggioranza di Centrodestra che possa aggiustare pragmaticamente il tiro su questi temi, tutelando l’ambiente in armonia con le attività umane. In particolare penso alll’agricoltura e alla produzione di energia rinnovabile”.