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Al convegno sulla mobilità Testolin a tutto tondo su “Monte Bianco e Gran San Bernardo”

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di Redazione

Si è tenuto a Courmayeur il convegno ‘Edilizia, mobilità e sviluppo nel Nord Ovest’ organizzato da Confindustria VdA.

Particolarmente significativi i due temi toccati dal presidente della giunta regionale, Renzo Testolin: le chiusure per tre mesi l’anno del Traforo del Monte Bianco e il rinnovo delle concessioni per il Traforo del Gran San Bernardo.

“Quando si perde una quota di traffico non solo è difficile recuperarla ma si creano dei problemi anche ad altre realtà”, ad evidenziarlo con una certa preoccupazione lo stesso presidente.

Per Testolin la chiusura forzata del Monte Bianco farà del male anche al traforo del Frejus che si troverà sovraccarico di traffico. Il presidente ha poi fatto cenno alle interlocuzioni – al momento infruttuose – con le autorità francesi circa il raddoppio del tunnel: “abbiamo messo sul piatto statistiche e studi che evidenziano e rassicurano sugli impatti dal punto di vista ambientale”.

Dal convegno emerge che le chiusure per i prossimi 18 anni potrebbero generare perdite record intorno al 10% per il PIL valdostano, circa 125 milioni di euro. Uno scenario davvero drammatico per l’economia regionale.

Concessione del tunnel del Gran San Bernardo

Il presidente Testolin fa anche riferimento al tunnel del Gran San Bernardo, che sarà interessato dalla scadenza delle concessioni nel 2034. Si prevedono importanti lavori di ricostruzione del solaio di ventilazione, che inizieranno nella parte svizzera a settembre.

Sullo sfondo, però, anche l’inquietudine della società di gestione nel trovarsi in carico le spese di rifacimento del tunnel e una concessione in scadenza fra 10 anni: “è una questione da attenzionare. Verso la Svizzera non si può tentennare dando la tranquillità alla società che gestisce il traforo di poter avere un allungamento delle concessioni al 2050 per poter portare a termine i lavori”, conclude Testolin.