Sabato 23 ottobre si terrà il quinto Confronto interregionale fra le bovine della Valle d’Aosta, del Canavese e delle Valli di Lanzo all’arena ‘Croix Noire’, dove potranno partecipare all’incontro circa 5000 spettatori muniti di certificazione verde.
Roberto Bonin, presidente dell’associazione regionale ‘Amis des Batailles de Reines’, ha detto: “L’arena, essendo considerata impianto sportivo, potrà essere riempita al 75%. Siamo molto felici di riportare le persone sugli spalti ad applaudire les reines preparate con tanta cura e professionalità dai nostri allevatori e dagli amici delle Valli di Lanzo e del Canavese. Come direttivo, a differenza di quanto avvenuto per le eliminatorie nei diversi comuni, dove il limite era di mille spettatori, abbiamo deciso di non trasmettere i tre eventi in diretta sul nostro canale Youtube, ma trasmetteremo delle immagini in differita“, e aggiunge che il messaggio che vogliono trasmettere è quello “di tornare ad applaudire in presenza le nostre reines e ritrovare il contatto diretto ed impagabile con il pubblico”.
Il programma è così suddiviso:
- Sabato avverrà il Confronto interregionale a cui parteciperanno 61 bovine – 36 valdostane, 14 della Valle di Lanzo e 11 del canavese – e il ‘Combats des deuxièmes veaux’, a cui sono iscritti 29 capi;
- Al mattino le bovine verranno pesate e suddivise in categorie;
- Intorno a mezzogiorno, seguiranno sorteggi ad eliminazione diretta e la sfilata di presentazione delle partecipanti al centro dell’arena.
Bonin, ringraziando i presidenti del comitato del Canavese, Igor Modina, e delle Valli del Lanzo, Fiorenzo Bendetto – insieme a tutti gli allevatori partecipanti – ha così concluso: “Le stalle saranno chiuse al pubblico per via delle restrizioni e così abbiamo pensato fosse importante presentarsi comunque agli spettatori”.
Non è mancato l’intervento dell’assessore all’Agricoltura, Davide Sapinet: “Un plauso va a tutto il direttivo che ha confermato la sua serietà nel predisporre dei protocolli e farli rispettare durante tutte le eliminatorie previste in calendario e a tutti gli spettatori e gli allevatori che hanno dato prova di grande civiltà rispettandoli“. Queste opportunità, aggiunge, “non devono essere solo una passerella domenicale ma un momento in cui la politica deve essere li a prendersi qualche critica e andare a dare qualche risposta”.