Il Consiglio Valle ha approvato con 19 voti a favore e 16 astensioni, nella seduta di ieri, la proposta di complemento regionale per lo sviluppo rurale del Piano strategico della PAC 2023-2027.
Il complemento prevede 27 interventi specifici per la salvaguardia dell’ambiente, del benessere animale e del tradizionale allevamento estensivo di montagna, agli investimenti, allo sviluppo di tipo partecipativo e alla consulenza e formazione, per un totale di 91,84 milioni di euro disponibili per il quinquennio. Le risorse sono cofinanziate dal fondo FEASR per 37,38 milioni di euro e da risorse Stato-Regione per 54,46 milioni di euro, di cui il 70% sarà assicurato dal cofinanziamento statale e il 30% da quello regionale.
La nuova programmazione della Politica agricola comune prevede che ogni Stato membro componga un proprio Piano strategico nazionale nel quale faccia sintesi tra la posizione centrale e le istanze territoriali: ogni regione ha avviato dunque un percorso di “regionalizzazione” degli interventi nazionali, con la redazione di uno specifico “complemento regionale”. Questo percorso ha preso avvio in Valle d’Aosta nel 2019, attraverso consultazioni online, studi di contesto e confronti con gli enti e le associazioni del territorio.
L’assessore all’agricoltura e risorse naturali, Marco Carrel, ha illustrato in aula i passi avanti fatti, dichiarando che si tratta di un documento per rilanciare e programmare il percorso della Politica agricola comune in Valle d’Aosta. Il complemento è diverso dalla strategia precedente, in cui vi era una discussione diretta tra Regione ed Europa: oggi invece c’è solo un Piano strategico nazionale all’interno del quale si inserisce il documento regionale.
L’assessore ha dichiarato che la sfida è quella di creare un nuovo modo di fare agricoltura e ha illustrato gli emendamenti depositati in aula, che vanno nella direzione richiesta dal Celva e dalle associazioni di categoria, prestando attenzione alle aree più marginali per evitare l’abbandono dei territori.