L’affaire A5 fa discutere anche in Consiglio Valle, nel mirino delle opposizioni – in questo caso unite – finiscono le parole pronunciate da Testolin durante l’assemblea. I gruppi di opposizione in Consiglio Valle scrivono, infatti, di esser rimasti “sbigottiti dalle dichiarazioni del Presidente Testolin che, senza alcuna esitazione, ha pensato bene di attribuirsi i meriti della riapertura della strettoia sulla A5, pur essendo perfettamente conscio non solo di essere stato ininfluente, ma anche in gravissimo ritardo rispetto alle criticità sollevate”.
La nota diffusa dai gruppi di Lega VdA, RV, PCP, FI e Gruppo misto continua: “è noto che la questione è vecchia di diversi anni e che le azioni del Ministero delle infrastrutture così come della Prefettura di Torino, dopo l’installazione dei new jersey che hanno creato i rallentamenti, risalgono a gennaio come rilevato da varie iniziative consiliari presentate per questo Consiglio.
“Dopo numerose riunioni, tese a trovare una soluzione, il Presidente Testolin ha partecipato, rigorosamente in videoconferenza, all’ultimo incontro che serviva semplicemente a ratificare la soluzione trovata. Non una parola, tra l’altro, è stata detta in apertura di Consiglio Valle sull’ “incontro” avuto con il Presidente del Consiglio Meloni e con il Ministro Fitto della settimana scorsa, così come anche sulla presunta lettera che gli avrebbe mandato sulla questione e sui temi ulteriormente evidenziati. Perché?“, si chiedono sarcasticamente le minoranze.
“Ancora una volta la Valle d’Aosta – concludono i gruppi di opposizione –, a causa del suo Governo regionale, si conferma in grande ritardo sui dossier che la interessano ed ininfluente sullo scenario politico nazionale”.