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‘7 tazze di tè’, fa tappa ad Antey-Saint-André l’evento sulla prevenzione al suicidio

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di Redazione

Il Mandorlo Fiorito sezione dell’ODV Grand Paradis per la prevenzione del suicidio, ripropone l’evento ‘7 tazze di tè’, una serata/incontro con la popolazione dopo la formula sperimentata con successo lo scorso luglio presso la biblioteca di La Salle.

Prendendo spunto da un’antica poesia orientale che racconta come attraverso il rituale delle 7 tazze di Tè ci si può concedere il tempo da dedicare alla propria interiorità, gli organizzatori hanno indicato in 7 parole chiave un percorso di testimonianze per raccontare e affrontare il tema del suicidio e della necessaria prevenzione.

Su invito di Don Tomasz Blasinski, parroco dell’unità parrocchiale di Torgnon, Chamois, La Magdeleine ed Antey- Saint-André, l’evento si terrà nella chiesa parrocchiale di S. Andrea di Antey, il 24 novembre alle 20:30.

Parteciperanno alla serata il soprano Silvana Bruno e il poeta e scrittore Umberto Druschovic che leggerà alcune poesie scelte come introduzione agli interventi. Parleranno in qualità di esperti il dott. Giuseppe Di Maria, psichiatra e psicoterapeuta, libero professionista, responsabile clinico del Centro Atlas di Aosta, e il dott. Roberto Raia, psicologo clinico e psicoterapeuta in formazione, esperto in psicotraumatologia e referente del NPE. Introdurrà la serata la dott.ssa Monica Seganfreddo del Dipartimento sanità e salute dell’Assessorato Sanità, salute e politiche sociali.

Per Paola Cantisano Longo, referente del Mandorlo Fiorito, “il nostro ruolo come associazione è quello di essere a disposizione di chi si trova ad affrontare la crisi o le conseguenze di un suicidio, supportando ed indirizzando. In qualità di UFE (utenti, familiari esperti) ci disponiamo all’ascolto senza giudizio e a condividere esperienze ed emozioni. Come parte del progetto regionale avviato lo scorso anno con legge reg. n. 522 del 9 maggio 2022, insieme alle altre istituzioni interessate, siamo coinvolti per promuovere la formazione e fare informazione sulla prevenzione del suicidio. E’ comprovato infatti che solo affrontando il problema apertamente, creando una rete di supporto condivisa, si può superare il tabù e lo stigma che ancora è presente nella nostra società”. 

Che conclude: “i dati nazionali e soprattutto regionali riferiti al suicidio che riguardano in modo allarmante i giovani e i giovanissimi, ci indicano che la strada della consapevolezza, della formazione e dell’informazione sono ormai indispensabili. Parlare di suicidio è necessario, perché parlarne ti salva la vita”.