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Uomo ucciso e bruciato – Escort patteggia due anni di reclusione

Anaelle Prunier, la donna francese di 24 anni che aveva confessato di aver ucciso il suo connazionale Jean-Luc Durand, informatico di Lione morto a 52 anni, ha patteggiato davanti al gup di Aosta due anni di reclusione, pena sospesa, per distruzione di cadavere. Attualmente la donna è reclusa in Francia.

Il corpo dell’uomo era stato trovato semicarbonizzato in una radura di Fénis, a 20 chilometri da Aosta, il 19 agosto 2017.

La donna, escort occasionale, aveva riferito agli inquirenti d’oltralpe di aver agito sempre da sola. Avrebbe accoltellato Durand, suo cliente abituale, nella propria casa a Saint Genis Pouilly (Francia), il 16 agosto 2017, per difendersi durante una colluttazione seguita a un rapporto sessuale in cui l’uomo era diventato particolarmente violento. Volendo disfarsi del cadavere, lo aveva caricato in auto e aveva raggiunto il traforo del Monte Bianco, arrivando in Valle d’Aosta.