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Successo per la sesta edizione di Plaisirs de Culture

Si è conclusa domenica scorsa, con un notevole successo di pubblico, la sesta edizione di Plaisirs de Culture en Vallée d’Aoste. Gli ingressi ai siti regionali sono stati circa 25 mila, mentre più di 16 mila persone hanno partecipato alle oltre cento iniziative organizzate dall’Assessorato dell’Istruzione e Cultura e dai tanti partner coinvolti: Amministrazioni comunali, biblioteche, enti, istituti culturali e associazioni del territorio.

La manifestazione quest’anno, si è svolta in concomitanza con le Giornate Europee del Patrimonio, promosse il 22 e 23 settembre dal Ministero per i beni e le attività culturali con l’intento di valorizzare il patrimonio culturale nazionale.

Gli eventi proposti hanno riscosso un grande successo e in molti casi hanno registrato il tutto esaurito — ha dichiarato l’Assessore all’Istruzione e Cultura Paolo Sammaritani. – È un successo che ci rende particolarmente soddisfatti e che conferma l’interesse del pubblico per questa manifestazione, che per molti è diventata un appuntamento annuale fisso ed atteso. Questa edizione di Plaisirs de Culture, in particolare, è stata una delle più ricche di sempre: abbiamo voluto contribuire in questo modo a celebrare l’Anno Europeo del patrimonio culturale. Abbiamo inoltre innovato le modalità di fruizione dei beni culturali, attraverso l’uso di nuovi mezzi di comunicazione e il ricorso a diverse forme d’arte: proiezioni grafiche, mapping interattivi, performance teatrali e laboratori animati. Ne è un esempio il nuovo allestimento dedicato alla figura di Vittorio Avondo nel castello di Issogne”

L’interesse dimostrato dal pubblico nei confronti di queste preziose occasioni di scoperta del patrimonio culturale valdostano costituisce una conferma della necessità di continuare a investire nella sua tutela e valorizzazione — ha sottolineato il Soprintendente Roberto Domaine – La sesta edizione di Plaisirs de Culture en Vallée d’Aoste ha proposto un programma ricco, variegato e trasversale, coinvolgendo tutta la regione, con iniziative di un livello qualitativo elevato e una serie di eventi di approfondimento su tematiche culturali specifiche. Mi riferisco, per esempio, al restauro di Palais Lostan e alle attività legate a Giacomino da Ivrea, alla conferenza di presentazione del restauro del ciclo pittorico di Marseiller e all’apertura delle cappelle rurali affrescate dallo stesso pittore. La collaborazione con gli enti è fondamentale e viene premiata: il pubblico ha apprezzato la sinergia degli operatori culturali del territorio, che si sono messi a disposizione della collettività, in una logica di cultura diffusa a 360°“.