Un secondo posto insperato, che vale tantissimo, che regala a Federica Brignone tante certezze per il resto della stagione, visto il poco allenamento nelle gambe, e le performance non ineccepibili durante gli ultime prove prima della gare.
“Il podio è un gran risultato, anche perché – come rivela l’azzurra – è arrivato in condizioni proibitive: Penso sia stata la manche più difficile della mia carriera, una gara così penso di non averla mai affrontata. Nel 2014 qui c’era stata una gara altrettanto difficile, mi ricordo la nebbia e i buchi, una cosa bestiale. E in più partiva da sopra, quindi era ancora più lunga, tipo 1’20” ogni manche, era stato un incubo. Lì era stata davvero difficile, ma credo di non aver mai fatto così fatica come oggi, anche perché ero molto tesa. Sono stata tranquilla tutti i giorni, anche stamattina l’ho vissuta benissimo. Ma al momento della partenza avevo un blocco nello stomaco, mi veniva da vomitare purtroppo e una volta partita facevo fatica a respirare, ho provato solo a sciare e nella seconda manche solo a combattere perché non riuscivo a vedere quello che c’era sotto e sopra. Però ricordavo perfettamente il tracciato, conoscevo le porte più rovinate”.