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Regione – Si alzano i toni tra la Maggioranza e Lega-Mouv sul Casinò

di Redazione

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E’ ancora scontro in Consiglio valle sulla gestione del Casinò de La Vallèe. Tramite un’interrogazione a risposta immediata i gruppi Stella Alpina, Alliance Valdôtaine e Union Valdôtaine hanno chiesto chiarimenti a proposito delle eventuali mancate entrate dirette e indirette della Regione dal 2012 al 2018 nel caso in cui la Casa da gioco di Saint-Vincent non avesse potuto esercitare la propria attività.

Prima che il punto fosse dibattuto i Consiglieri Stefano Aggravi Lega, e Roberto Cognetta Mouv’ hanno richiamato l’articolo 96 del Regolamento interno del Consiglio e, ravvisando, al loro giudizio, che l’argomento non è connotato né da urgenza né da attualità politica, chiedendo il giudizio dell’Aula per mantenere il punto all’ordine del giorno.

La Presidente Rini ha specificato che l’Ufficio di Presidenza ha iscritto questa iniziativa avendo ravvisato l’attualità politica, visto che il tema è stato oggetto di diverse notizie in questi giorni, e che il parere di quest’ultimo è insindacabile.

Il Capogruppo di Stella Alpina Pierluigi ha quindi illustrato l’iniziativa, sostenendo l’importanza di avere contezza del peso che tale azienda ha avuto e ha relativamente alle entrate regionali degli ultimi anni, constatato che la Casinò de la Vallée Spa è da sempre un’importante società pubblica sia sotto l’aspetto occupazionale che per tutta l’economia valdostana.

L’Assessore al bilancio Renzo Testolin, nella risposta, ha riferito che, dal 2012 al 2018, le imposte incassate dalla Regione ammontano a oltre 68 milioni euro, mentre il totale delle decadi è stato di oltre 44 milioni di euro, per un totale complessivo di 113 milioni di euro di entrate nel bilancio regionale.

Il Capogruppo della Stella Alpina ha replicato che il dato è importante. “ Viene certificato con questa risposta, – ha detto Marquis – che il Casinò non è un buco nero, non preleva dalle tasche dei valdostani, ma dà soldi alla Regione che sono stati e sono utili per alimentare il bilancio e dare risposte agli allevatori, alle imprese, alla sanità, alle scuole. E’ fondamentale avere una visione organica e corretta della Casa da gioco, senza limitarsi alle analisi dei costi aziendali ma valutando anche la redditività della società per l’azionista”.