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Regione – Fosson: “Un Governo per affronatre le emergenze”

di Redazione

di Redazione

Antonio Fosson, presentandosi all’aula come Presidente del Consiglio incaricato, annuncia il suo programma di governo. Fosson ribarsisce più volte il concentto di dialogo e collegialità nelle decisoni, a rimarcare una delle presunte cause della caduta della Giunta Spelgatti. Il Presidente incaricato elenca le necessità che il suo esecutivo vuole perseguire: approvare il Bilancio regionale, cambiare la legge elettorale per garantire maggioranze stabili, Casinò e rilancio del settore agricolo e turistico.

 

“Di fronte a questa realtà è necessario avere una maggioranza, e questa dei 18 che sottoscriviamo questa mozione, si pone come un accordo di consiglieri che condividono un programma, urgenze e un progetto che nasce nell’ambito e nella tradizione autonomista che alcuni hanno già siglato come progetto politico dopo un lungo cammino.

Non si può governare da soli, ci si deve fidare ed affidarsi ai compagni di cammino, avendo la capacità di mediare nel decidere, senza mortificare nessuno. E queste sintesi non possono essere altro che il frutto di un dialogo e di un confronto permanente perché è il dialogo che consente il cambiamento.

È forse questo errore di metodo, permettetemi, che ha interrotto il progetto della Giunta Spelgatti. Se molti dei suoi alleati se ne sono andati, e tra questi anche noi, è perché è mancato il confronto e non si poteva più costruire nulla, pur nel rispetto delle capacità e della dedizione di chi c’era.

Si poteva andare subito ad elezioni: noi non siamo contrari a richiamare la gente alle urne, ma bisogna approvare un bilancio per evitare l’esercizio provvisorio della Regione e poi… elezioni con questa legge elettorale che riproporrebbe un’analoga situazione all’interno del Consiglio, con la stessa necessità di fare alleanze e  sintesi che stiamo cercando di fare ora? Senza contare i costi.

Non è vero che questi 18 si sono messi d’accordo per il potere o per la spartizione di poltrone. Noi 18 ci siamo riuniti soprattutto per un senso di responsabilità verso la comunità in un momento di crisi istituzionale e di urgenza, come ho già detto.

Introducendo una novità. La novità è quella di riscoprire la necessità di un nuovo accordo di tutti quelli che hanno alla base ed al centro del loro percorso politico l’ideale dell’Autonomia. La novità, che è quella di un accordo tra forze autonomiste, porta con sé, come tutte le novità ragionate e meditate, la positività.Il vecchio progetto può quindi diventare nuovo, perché abbiamo capito di poter portare ora quel cambiamento che con altre strade non è arrivato.

 

L’Autonomia, quale strumento per rendere concreta e responsabile l’azione di autogoverno, è il perno attorno al quale ruota il programma che sottoponiamo alla vostra attenzione. L’Autonomia è un bene di tutti e per tutti.

Il nostro vuole essere un Governo che affronti, in primis, le emergenze, nel rispetto e nel solco delle prerogative autonomistiche che vogliamo difendere: l’approvazione del bilancio regionale per il 2019-2021 è ora la priorità per dare certezza di risorse ai diversi settori e lo affronteremo da subito. 

Ma sono urgenze anche la revisione della legge elettorale regionale, la legge per le elezioni comunali, la legge per il sistema delle autonomie, l’azione per garantire la rappresentanza della Valle d’Aosta al Parlamento europeo, la modifica della norma in materia di finanza locale

Queste sono le urgenze, ma il nostro programma guarda anche al futuro, perché abbiamo la pretesa di voler governare con attenzione e lungimiranza, per dare prospettive solide alla Valle d’Aosta. Noi conosciamo i problemi che, e lo abbiamo imparato nel corso del tempo, devono essere affrontati con il dialogo.  

Dialogo, che crediamo sia fondamentale per guardare al domani, riprendendo il confronto con il territorio, partendo dai Comuni e dando voce ai Sindaci.

Il territorio è la nostra vera risorsa e vi è l’esigenza di salvaguardarlo attraverso una puntuale cura e manutenzione, attraverso la creazione di una struttura coordinata per la sua gestione, e di conservare il nostro patrimonio naturale nella prospettiva dello sviluppo ecosostenibile. Territorio che è mantenuto vivo dai nostri agricoltori. In questo momento il mondo agricolo ha bisogno di certezze: proporremo quindi l’avvio di tavoli di confronto sulla futura programmazione europea di sviluppo rurale, da condividere con altri territori montani, al fine di giungere alla semplificazione del sistema dei pagamenti a favore degli agricoltori.

Migliorare il nostro turismo significa rafforzare la nostra rete viaria, che va inquadrata in un sistema di trasporti pubblici integrato ferro/gomma, con biglietto unico, oltre che intervenire nella risoluzione del problema dei costi dell’autostrada. Occorre poi riorganizzare l’aeroporto affinché diventi nuovamente punto di riferimento anche per gli appassionati del volo in montagna.

Il lavoro e lo sviluppo economico vanno sostenuti con azioni di politica attiva, sia preventiva che di sostegno per persone ed imprese, con l’istituzione dell’Agenzia regionale per il lavoro, per rendere univoche e coordinate le politiche regionali per l’occupazione, con misure per lo sviluppo delle imprese nei nuovi mercati e per la crescita e la competitività del lavoro artigiano e delle piccole medie imprese.

Questo governo dovrà affrontare, tra le tante emergenze, la situazione del Casinò, che è una grande emergenza.

In questi ultimi mesi la situazione dell’azienda è precipitata al punto che oggi lo spazio per assumere decisioni politiche è pari quasi a zero. Questo Consiglio regionale ha rivendicato lo scorso luglio e poi a settembre le azioni che andavano messe in campo per evitare la drammatica situazione che purtroppo, oggi, stiamo vivendo. La Valle d’Aosta rischia, in questo momento, di perdere un’azienda che produce un importante fatturato, che ha ricadute sull’occupazione e sull’indotto economico che ancora garantisce. La priorità di tutti deve essere la salvezza del Casinò.

Il Welfare deve inoltre essere riorganizzato adottando un unico percorso di sostegno a favore delle persone e delle famiglie in condizione di disagio socioeconomico per superare l’attuale frammentazione e sovrapposizione di aiuti, così come è necessario rendere più performante il modello esistente di conciliazione lavoro-famiglia e di attenzione ai disabili e ai nostri anziani.

Pensiamo e lavoreremo alla misura unica come risposta di semplificazione alle esigenze, consci che è necessario riorganizzare e ottimizzare i servizi del Welfare

Per quanto riguarda il Servizio Sanitario è nostra intenzione renderlo più efficace, rafforzando l’assistenza ospedaliera, ma soprattutto l’assistenza territoriale, proseguendo la fattiva collaborazione con l’USL.  Gli obiettivi da perseguire sono: una migliore la qualità nei servizi, un maggior numero di medici specialisti e la riduzione delle liste d’attesa.

Infine, i giovani, che sono il nostro futuro e la cui formazione è fondamentale per l’avvenire della nostra comunità. Le Politiche giovanili devono dialogare con l’Istruzione per analizzare e governare la Dispersione scolastica.

 

Non abbiamo spostato gli uffici, ma previsto un coordinamento tra questi, abbiamo unito:

– il turismo, l’agricoltura, i beni culturali e  lo sport: l’esigenza chiesta da tempo di avere maggiore raccordo e sinergia tra i vari settori che rappresentano il prodotto Valle d’Aosta e le sue eccellenze è rappresentata dalla scelta di aver unito i tre dipartimenti che si occupano dei suddetti settori, con l’obiettivo di affinare e rilanciare il brand Valle d’Aosta, attraverso una univoca produzione e valorizzazione delle strategie e delle azioni da mettere in campo. Grande sfida, questa, sulla quale si basa una parte importante del futuro sviluppo, anche economico, della nostra Valle.

Se crediamo nella potenzialità del nostro turismo, diamogli tutte le carte da giocare.

-le politiche del lavoro con gli affari europei e l’inclusione sociale. L’importanza dell’inclusione sociale e della famiglia è nota e pertanto la nostra azione sarà rivolta alla promozione e allo sviluppo delle stesse, anche attraverso l’istituzione dell’Agenzia per la famiglia. 

Togliere le politiche famigliari dal sociale vuol significare che la famiglia non è soggetto da assistere, ma è un soggetto attivo e propositivo. 

– l’istruzione, l’Università, la ricerca e le politiche giovanili, con l’obiettivo di revisionare e proporre un sistema normativo efficiente, innovativo e performante per la Scuola professionale e per evitare la dispersione scolastica. Inoltre, ci proponiamo di programmare l’adeguamento del patrimonio di edilizia scolastica, in modo innovativo e radicato nel contesto territoriale; di garantire alla scuola valdostana innovazione e progresso da un punto di vista didattico, pedagogico e tecnologico, nel rispetto del plurilinguismo. 

Così come vogliamo promuovere un sistema educativo di istruzione e di formazione organizzato in base ai principi della sussidiarietà e dell’autonomia; favorire e adeguare le politiche giovanili, che possano coinvolgere e far partecipare i giovani nella costruzione del piano e della programmazione. 

Per quanto riguarda l’Università valdostana, è nostra intenzione promuoverla e sostenerla, al fine di sviluppare una sempre maggiore collaborazione tra il territorio e i centri accademici e di ricerca a livello italiano ed internazionale; favorire la promozione dell’identità valdostana a beneficio dell’intera comunità, dal punto di vista culturale, economico e sociale.

Abbiamo voluto ricreare l’Assessorato all’Ambiente, collegandolo alle risorse naturali e al Corpo forestale della Valle d’Aosta, consapevoli che il territorio è la principale risorsa della nostra regione e, in quanto tale, deve essere protetto e valorizzato in un’ottica di sostenibilità. 

Il sistema dei parchi e delle zone protette, la cui funzione è la salvaguardia della biodiversità, dovrà contribuire sempre più al progresso delle comunità locali. 

I cambiamenti climatici in corso e le loro conseguenze sull’assetto idrogeologico devono essere al centro di un’azione amministrativa lungimirante, a cui il Corpo forestale dovrà continuare a contribuire in modo determinante, svolgendo un ruolo di prevenzione, di formazione e di corretto accompagnamento delle attività economiche. 

La filiera del legno dovrà essere esplorata nelle sue molteplici potenzialità, con conseguenze positive sulla stabilità dei versanti, ma anche sulle peculiarità legate all’artigianato e all’edilizia. 

La gestione dei rifiuti dovrà tendere sempre più verso una politica Rifiuti zero, in cui dovranno trovare corso le linee guida regionali, volte a uniformare le modalità di raccolta, al riconoscimento dei comportamenti virtuosi e alla tariffazione puntuale.

Inoltre, il Corpo Forestale della Valle d’Aosta, dovrà continuare a dare il suo apporto al sistema della Protezione civile che non può prescindere dall’approfondita conoscenza che i nostri forestali hanno del territorio montano e della nostra gente.

Ma vorrei ribadire che il nostro Governo – come caratteristica specifica – vuole essere aperto al dialogo con le altre forze politiche rappresentate in questo Consiglio. Sarà infatti soltanto il dialogo sui programmi, sulle idee, sui progetti che potrà consentire alla Valle d’Aosta di uscire dalla crisi politica ed economica.

Un dialogo basato innanzitutto sul rispetto delle persone e delle idee altrui. Un dialogo che nasce dalla capacità di porsi dal punto di vista dell’altro. Un dialogo costruttivo, dal quale possano maturare le nostre ragioni. Che sono anche quelle della Valle d’Aosta. Ragioni che vogliamo rappresentare anche a livello nazionale e che crediamo debbano essere poste, con maggiore forza e convinzione, anche sul piano europeo, che è determinante per il nostro futuro.

Faremo quindi nostra la proposta delle Regioni a Statuto speciale che rivendicano un seggio di rappresentanza nell’emiciclo di Strasburgo, consapevoli che le politiche di Bruxelles devono trovare nelle Regioni attori forti e preparati.

È un vecchio sogno: una circoscrizione solo per la Valle per le Europee, invitiamo tutti a continuare a lavorare su questa strada.

Invitiamo tutti al dialogo: una sfida per la maggioranza e per l’opposizione.

Il y a un dicton qui récite: pour qu’un enfant grandisse, il faut tout un village. Il en est de même pour notre Vallée: pour que notre Autonomie s’épanouisse, il faut toute notre communauté. Pour retrouver cet esprit de communauté qui a fait la force de la Vallée, il est nécessaire – d’autant plus dans le contexte socio-économique actuel – d’unir nos forces, entre élus et citoyens, en regardant au-delà de notre jardin et récupérer une vision collective, alimentée par la solidarité et la coopération.

Nous pouvons le faire, tous ensemble. Pour faire en sorte que toute citoyenne et tout citoyen soient pris en charge. Pour ce faire, nous devons être à l’écoute des uns et des autres. Il faut de l’engagement, de la volonté et du courage. Ensemble, nous pouvons transformer notre région en un laboratoire de renaissance, en un lieu de valorisation des talents et des énergies. Nous avons la chance d’être déjà une communauté avec une identité et des traditions culturelles bien enracinées. Travaillons donc dans ce sillon. Travaillons à ce que notre communauté soit unie dans ses intentions; faisons-en sorte que les valeurs, la sagesse et les capacités soient combinées et déclinées au nom du bien commun.

Voilà mon souhait, dans l’espoir que le Gouvernement qui va naître aujourd’hui puisse trouver les adhésions et les convergences nécessaires pour regarder au-delà. Pour programmer le futur de notre Vallée.

Ringrazio fin d’ora i colleghi Consiglieri che faranno parte di questa squadra e che avranno tutti una stessa dignità e responsabilità. Un grazie anche ai colleghi che, anche se seduti sui banchi dell’opposizione, sapranno cogliere nei provvedimenti che porteremo in quest’aula la bontà dei nostri intenti e vorranno dare il loro contributo a favore di tutta la collettività che qui rappresentiamo.

E’ un governo istituzionale, di responsabilità per superare l’emergenza con uno sguardo e un’attenzione concreta ai problemi esistenti. E’ un governo di dialogo.

Su questo giocheremo in questi mesi, sia io che tutti i 18, la nostra affidabilità e credibilità”.