REDAZIONE@AOSTANEWS24.IT

Frana di Quincinetto – Il Ministro De Micheli risponde ad un question time del Senatore Lanièce

di Redazione

di Redazione

“Il punto focale credo che sia proprio il fatto di prendere atto che non si tratta di una questione urgente, ma urgentissima. Io non voglio neanche pensare per scaramanzia cosa potrebbe succedere se mezzo milione di metri cubi di rocce cadessero sull’autostrada del Monte Bianco magari una domenica sera quando per quattro o cinque ore c’è un defluire di auto dalla Valle d’Aosta al Piemonte” così il Senatore valdostano Albert Lanièce ieri in senato dove durante il Question Time dove ha chiesto al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Paola De Micheli lo stato dell’avanzamento delle opere per la messa in sicurezza della Frana di Quincinetto.

“Quanto alla conservazione del corpo autostradale prospiciente alla frana – ha detto De Micheli – il concessionario Sav su istanza del ministero delle Infrastrutture ha predisposto un progetto definitivo per l’installazione di un rubinato paramassi lungo 350 metri in fregio alla carreggiata sud dell’autostrada. Al contempo sono in corso e verranno ultimati nel corrente mese i lavori per la realizzazione delle rete paramassi provvisionale in corrispondenza della corsia di emergenza della carreggiata sud lungo il medesimo tratto autostradale che sarà interessato dalla costruzione del rubinato. Tale rete consentirà un innalzamento delle soglie di rischio per l’attivazione del piano speditivo in modo da rendere meno frequente la necessità di chiusura del tratto autostradale prospiciente alla frana”.

In merito alla dichiarazione dello stato di emergenza, richiesta congiuntamente dalla Regione Piemonte e dalla Regione Valle d’Aosta “Evidenzio che il dipartimento della protezione civile della presidenza del Consiglio, sta conducendo la necessaria attività ispettiva” ha detto il Ministro.

Riguardo ai lavori sul ponte di Quincinetto, De Micheli ha anticipato che “Nella prima decade di marzo il concessionario dovrebbe concludere i lavori e procedere al relativo collaudo per la portata di 24 tonnellate. In seguito l’ammodernamento del ponte potrà consentire la circolazione di veicoli pesanti con massa fino a 44 tonnellate”.