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Consiglio Regionale – Sbarca in aula il ‘Caro Autostrade’

di Redazione

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Il ‘Caro Autostrade’ è stato uno degli argomenti trattati questa mattina nel corso dell’adunanza del Consiglio Valle convocato in seduta ordinaria. La questione è stata posta con un’interrogazione a risposta immediata posta dal gruppo Mouv’.

L’Assessore ai trasporti, Luigi Bertschy, ha risposto: “Appena insediati, abbiamo sentito i rappresentanti regionali nei Consigli di amministrazione delle società autostradali SAV e RAV. Atteso poi che il Ministro ai trasporti Toninelli ha più volte rimarcato il fatto che occorre intervenire sul tema delle concessioni autostradali, gli abbiamo inviato una nota per dettagliargli la situazione nella nostra Regione, ma senza aver riscontro. Recentemente, proprio a questo proposito, ho anche incontrato il deputato valdostano Tripodi, cui ho chiesto di poter portare al tavolo del Ministro la parola della Giunta regionale, al fine di giungere ad una soluzione della questione dei continui aumenti dei pedaggi.

Parallelamente – ha proseguito l’Assessore Bertschy – la Giunta sta lavorando per istituire un tavolo per fare fronte comune, in modo da organizzare una protesta della comunità, che sarà ovviamente civile ma ben determinata. Incontreremo già la prossima settimana i vari soggetti interessati (CPEL, Chambre, Confindustria, ADAVA, CNA, Confcommercio, Confartigianato, forze sindacali e associazioni dei consumatori) per non fare come in passato: protestare per qualche giorno e poi dimenticarsene. Da lunedì, dunque, si inizia a lavorare in questo senso, coinvolgendo anche il Consiglio Valle. Preciso infine che stiamo conducendo un’azione politica nei confronti del Governo nazionale per ottenere una valutazione dei pedaggi sulle nostre tratte autostradali che sia quanto meno in linea con quelli nazionali“.

Il Consigliere Elso Gerandin, ha replicato: “A livello istituzionale, non basta una nota, ci vuole una presa di posizione forte. E, comunque, ad una nota occorre pretendere una risposta. Invece in questo caso forse si è trattata di una lettera a Babbo Natale. Mi chiedo anche il motivo per cui il Piemonte e la Valle d’Aosta non facciano parte dell’Italia, visto che non sono state considerate al pari delle altre Regioni. Prendo atto della protesta che sarà messa in atto dalla Giunta, ribadendo la necessità di coinvolgere anche questo Consiglio”.