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Casinò – Si dalla Regione al DDL sul credito postergato

di Redazione

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Il Consiglio regionale nella odierna seduta pomeridiana ha approvato il disegno di legge che dispone il trasferimento del credito postergato di 48 milioni di euro, che la Regione Valle d’Aosta vanta, tramite FinAosta, nei confronti della Casinò de la Vallée spa, nel patrimonio della casa da gioco sotto forma di uno strumento finanziario partecipativo (Sfp).

La modalità di votazione è stata oggetto di una polemica molto accesa. Il Movimento 5 Stelle, fin dalla discussione aveva chiesto il voto palese, ma al momento della decisione, Patrizia Morelli, a nome della Maggioranza ha chiesto il voto segreto.

A tale richiesta, i gruppi di Minoranza di Lega, Mouv e M5S, hanno risposto con l’abbandono dell’Aula.

Il Capogruppo di Lega VdA, Andrea Manfrin, ha così commentato il fatto  “Codardia nel gesto di chiedere il voto segreto su di un atto che è stato definito ‘di responsabilità’. Tutta la fede e la certezza che è stata invocata in questa discussione vengono sgretolate: vi vergognate forse di votare questo disegno di legge? Se io sono sicuro delle mie azioni, non ho problemi nel votarlo alla luce del sole. Se, invece, ci si nasconde questo significa che c’è da preoccuparsi. Anche il gruppo Lega staccherà la scheda e non parteciperà al voto”.

Il Capogruppo del M5S Luciano Mossa ha aggiunto: “Noi avevamo chiesto la votazione per appello nominale e quindi abbandoneremo anche noi l’Aula senza partecipare al voto”.

La Capogruppo di AV Patrizia Morelli ha ribattuto che “La segretezza del voto è un diritto e stupisce che colleghi che in altre circostanze si battono per vedere garantito tale diritto, oggi lo neghino nascondendosi dietro a un’accusa di presunta codardia. Respingiamo al mittente queste accuse: il dibattito è stato trasparente ed è chiaro chi si assume le responsabilità di votare. Noi non scappiamo di fronte alle responsabilità come invece altri in quest’Aula fanno“.

Al momento della votazione erano presenti i soli consiglieri di Maggioranza e Daria Pulz di Adu, che però non ha partecipato al voto.